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Bari, Berlusconi a processo per Tarantini,il Pm: "Ha comprato il silenzio dell'imprenditore"

Silvio Berlusconi

Chiuse le indagini per corruzione in atti giudiziari. Silvio avrebbe zittito a suo di soldi Tarantini perchè non parlasse delle escort

Ignazio Stagno
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L'assedio giudiziario contro il Cav non va in ferie. Le procure fanno gli straordianri per tirarlo dentro ad un altro processo.  Nell'attesa della sentenza della Cassazione iol prossimo 30 luglio sul processo a Mediaset, a Bari le toghe sono pronte ad aprire un altro procedimento a carico del Cav. L'accusa è di corruzione in atti giudiziari. Il pm Pasquale Drago ha mandato ai legali dell'ex premier l'avviso di conclusione indagini, e tira l'aria di un rinvio a giudizio. Secondo l'accusa Berlusconi avrebbe pagato Gianpaolo Tarantini per tacere e non rivelare ai magistrati i suoi rapporti con le escort. Berlusconi, secondo il pm, avrebbe "assicurato a proprie spese la difesa dell'imprenditore", si legge nelle due pagine di avviso, "gli avrebbe procurato un nuovo posto di lavoro e messo a disposizione, un prestito di cinquecentomila euro".   Il teorema dell'accusa - L'accusa poi entra nei particolari: "Tarantini - pagato dall'allora presidente del Consiglio - avrebbe negato, contrariamente al vero, che Berlusconi avesse corrisposto alle donne reclutate da Tarantini compensi in cambio di prestazioni sessuali. Ha taciuto i reali contenuti dell'incontro con il Cavaliere del 13 novembre 2008".  Il pm poi parla dell'incontro, avvenuto a mezzanotte e 40, che serviva a organizzare quello che sarebbe accaduto la mattina successiva. Questa la ricostruzione dell'accusa: Berlusconi è in auto con Bertolaso, e chiama Tarantini che voleva proporre alcuni affari. Ciò nonostante l'imprenditore barese davanti ai magistrati, proprio perché "pagato da Berlusconi, ha sempre negato la reale portata - scrive la procura di Bari - dell'interessamento di Berlusconi in suo favore in particolare in riferimento a progetti di affari da far concretizzare con procedure illegittima con i responsabili della Protezione civile e con le società commerciali che fanno capo al gruppo Finmeccanica". Ancora alla sbarra - Berlusconi era stato ascoltato il 17 maggio scorso a Bari. E aveva spiegato che quei regali a Tarantini erano stati soltanto un atto di generosità. Una tesi che le toghe hanno respinto e ora si apprestano a chiedere il processo. Insomma a quanto pare a Bari è pronta una new edition della solita solfa a base di bunga-bunga. Il teorema è sempre lo stesso: Silvio ha pagato delle prostitute, amiche di Tarantini, per passare una notet con loro. Poi avrebbe dato appalti in cambio a Tarantini e successivamente ne avrebbe comprato il silenzio. Peccato che di tutto ciò non ci sia traccia da nessuna parte. E' ancora muro contro muro tra le toghe e il Cav. (I.S.)        

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