Sentenza per Fede, Mora, MinettiMa alla sbarra c'è anche il Cav
Una condanna dei tre rafforzerebbe il teorema accusatorio nei confronti di Berlusconi, già condannato in primo grado a 7 anni nel filone principale del processo
Luglio di fuoco per il Cav. Archiviata la pratica Alfano, con il Pd che si è opposto alla mozione di sfiducia presentata da Sel e M5s, quella di Silvio Berlusconi si annuncia un'estate rovente. Il 30 luglio ci sarà la sentenza della Cassazione sulla vicenda Mediaset, ma il tour de force giudiziario del Cav riprende domani già domani, giovedì 18 luglio, quando le toghe milanesi si pronunceranno sul processo Ruby-bis, che vede alla sbarra Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora. Le accuse nei loro confronti sono di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile. Il Ruby-bis è una costola del processo Ruby, finito in primo grado con una condanna a 7 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici di Berlusconi. La sentenza d'appello si avrà non prima dell'autunno, ma il verdetto di domani riguarda seppur indirettamente anche il Cavaliere. Un'eventuale condanna dei tre, cioè, non potrà che rafforzare il teorema accusatorio dei giudici milanesi riguardo all'intera vicenda, compreso il ruolo di Berlusconi, implicato nel processo 'madre'. E, viceversa, un'assoluzione dei tre - per cui i pm hanno chiesto una pena di 7 anni - non potrebbe che ripercuotersi anche sulle vicende giudiziarie di Berlusconi inerenti al processo Ruby.