Napoli, fidanzato non gradito ucciso dal padre
Tragedia familiare nel capoluogo. Poco prima un altro delitto
Una tragedia familiare, tutto per un fidanzamento non gradito. Il corpo di un ragazzo ucciso a colpi di pistola è stato rinvenuto all'interno di una Fiat Panda, a Napoli, nella zona della centrale piazza Garibaldi. L'auto era parcheggiata in via Lucci, all'altezza del numero civico 63. La vittima si chiamava Vincenzo De Stasio ed aveva 25 anni. La confessione - L'uomo, come detto, è stato ucciso per un fidanzamento non gradito: per l'omicidio è stato accusato il padre della fidanzata 19enne del giovane. I carabinieri sono andati a verificare il racconto dell'uomo, di 46 anni, che si era costituito in una caserma di San Gennaro al Vesuvio, in stato di agitazione, affermando: "Ho ucciso un uomo, ho lasciato il corpo in una macchina". Secondo il padre della fidanzata di De Stasio, lui e il futuro genero avevano litigato: il padre non approvava la scelta della figlia. Il 25enne ucciso avrebbe estratto una pistola, e così l'uomo più anziano ha tentato di disarmarlo, ma stando al suo racconto sarebbe partito un colpo che ha ferito a morte il ragazzo. Per questo motivo ha deciso di mettere il corpo in auto e portarla lontana dal luogo della lite, in ospedale, e poi costituirsi. Secondo quanto si è appreso, al padre della ragazza non piacevano le compagnie di De Stasio. Non è invece ancora chiaro a chi appartenga la Fiat Panda in cui era stato messo il corpo di De Stasio. I carabinieri stanno anche verificando se qualcuno ha aiutato l'omicida. Altro delitto - Poco dopo, sempre a Napoli, c'è stato un altro delitto. Un uomo è stato ucciso in un agguato, in contrada Spadari, nel quartiere di Pianura. Si chiamava Vincenzo Birra ed aveva 26 anni. Secondo la polizia, che indaga sull'omicidio, Birra è stato ammazzato con un colpo che gli ha perforato la mascella destra. Ritenuto legato al clan Mele, era stato scarcerato lo scorso mese di marzo. Aveva precedenti per stupefacenti e rapina.