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Ecco che lavoro farà tuo figlio:le professioni per far soldi

Contadino verticale, manager della reputazione, personal trainer dell'orto: gli impieghi del futuro tra internet, tecnologia, ambiente e assistenza

Andrea Tempestini
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Che lavoro farà vostro figlio tra vent'anni? Una risposta ha provato a darla il settimanale Panorama, che in una lunga inchiesta ci presenta i "46 lavori del 2030". Si parte da tre certezze: ognuno nel corso della vita farà almeno due o tre lavori diversi; molti dei lavori del futuro, oggi, non esistono; la chiave per trovare un buon impiego sarà l'adattabilità.  Cura della persona - Le proiezioni più accurate, almeno per gli Stati Uniti (che, storicamente e magari a distanza di anni, "esportano" le tendenze, anche lavorative) le ha redatte il Bureau of labors statistic, il dipartimento del lavoro che immagina mestieri e lavori che nei prossimi vent'anni avranno la più rapida espansione. In cima alla classifica c'è un impiego tradizionale: l'infermiera. Il settore della cura alla persona è quello previsto in maggiore crescita entro il 2030 (nel 2040 l'aspettativa media di vita sfiorerà gli 85 anni). Sempre nell'ambito dei servizi sociali si lavorerà come "home carer", chi assiste gli anziani a casa; ci sarà il "memory augmentation surgeon", il medico che aiuterà gli anziani a conservare la memoria. Altre opportunità di lavoro arriveranno dalle nanotecnologie e le biotecnologie, per esempio il "body part maker", che produrrà membra o tessuti artificiali per ricostruire il corpo umano. Oppure il "geomicrobiologist", che studierà come ottenere nuovi farmaci dai microrganismi e come combattere l'inquinamento. Lavori tradizionali - Le proiezioni statunitensi, che vengono aggiornate ogni biennio, per stilare le graduatore incorciano istruzione, formazione, esperienza professionale e aree economiche. La classifica è la fonte più utilizzata per la programmazione a livello nazionale sia politica, sia delle agenzie di collocamento sia del sistema-istruzione. Secondo il Bureau i lavori tradizionali resisteranno, ma conosceranno evoluzioni più avanzate. Partiamo dal "compcierge", il portiere d'alberto ("concierge") specializzato nel riparare guasti ai computer; quindi il "broadband architect", l'elettricista del futudo che organizzerà i contenuti interattivi di internet della vostra casa.  Tecnologia - Sempre in ambito tecnologico, tra i nuovi lavori cresceranno i "virtual set designer", gli specialisti che disegnano set virtuali anche di cinema e tv; ci sarà il "waste data handler", il tecnico che seleziona i dati informatici da eliminare; e ancora l'"haptic programmer", tecnico specializzato nella tecnologia touch per sviluppare prodotti e servizi. Chi invece disegnerà scheletri robotici da indossare per operazioni difficili si chiamerà "powered ekoskeleton engineer", mentre l'"avatar manager" disegnerà gli ologrammi e controllerà la loro sicurezza. Green - Il commissario europeo all'Occupazione, Laszlo Andor, spiega che "la crescita di posti di lavoro, in futuro, si concentrerà in tre aree chiave: l'economia verde, i servizi sanitari, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione". Ecco allora come sarà l'agricoltura del futuro. Ci sarà il "vertical farmer", il "giardiniere" che sviluppa coltivazioni in verticale, sulle pareti degli edifici, per risparmiare terreno. Si affermerà il "personal trainer dell'orto", una figura specializzata nell'assistenza per la creazione di un orto personale. Quindi il "personal food shopper", che aiuterà a scegliere i migliori prodotti agroalimentari; il "food blogger", che su internet - a pagamento - darà consigli enogastronomici"; l'"eco-chef", il cuoco che usa esclusivamente prodotti naturali; l'"agrimobilierie", il falegname che plasmerà rivestimenti innovativi tratti dal mondo vegetale; e ancora ecco l'"agristilista", una figura specializzata nella creazione di tessuti e colorazioni da piante e ortaggi. Energia - Altro settore in forte espansione è quello energetico: diventerà indispensabile l'"energy manager", addetto a tgliare consumi di edifici pubblici e privati. Il "traceability manager" si specializzerà contro l'esplosione delle emissioni nocive, mentre il "cloud controller" verificherà la capacità di riflettere le radiazioni solari delle nuvole sopra le nostre teste. Quindi il "climate controller", specialista che gestisce i modelli in campo meteorologico, il riciclatore di uranio usato a fini militari, l'"hydrogen fuel station manager", tecnico che gestisce il rifornimento dell'idrogeno. La rassegna si arricchisce anche dell'"eco-industrial designer", che progetta edifici ecologici, e l'"eco-auditor", che accerta che impianti e processi produttivi di un'azienda rispettino le norme ambientali. Web - Internet è destinato ad essere il media del futuro, oltre che del presente, e tra i meandri della rete - spiega uno studio del governo britannico, FastFuture - prenderà piede il lavoro di "personal brander", un consulente per gestire noi stessi come un marchio di qualità. In totale, ci saranno 21 nuovi profili di lavoratori digitali. Sarà molto rischiesto l'esperto di sicurezza su internet, oppure l'"online sales manager", un addetto che si occupa solo e soltanto di vendita online di aziende. E ancora, l'"online store manager" che gestirà i magazzini digitali, oppure il "reputation manager", responsabile della reputazione di un'azienda sul internet, o il "web marketing manager", che si occuperà di progetti e revisioni sul web.  Qui Italia - Queste tendenze, questi nuovi lavori, prima o poi dagli Stati Uniti e dal resto del mondo arriveranno anche in Italia. Nel frattempo, nel Belpaese, si prevede una nuova primavera del settore agroalimentare, che genererà una serie di nuove figure come il già citato personal trainer dell'orto. Inoltre, secondo Antonio Cocozza, docente di scienze della formazione all'Università degli Studi Roma, i settori su cui puntare sono "ingegneria, economia e statistica". Panorama chiede poi un parere ad Andrea Cammelli di AlmaLaurea, che insiste sulla necessità di una rivoluzione sull'istruzione: "Tra i 25 e i 34 anni, negli Usa, su 100 persone 42 hanno la laurea. In Italia appena 21...". Riccardo Pietrabissa, docente di bioingegneria al Politecnico di Milano, avverte che serviranno "tre commodity di lavoro: parlare molto bene almeno l'inglese, conoscere le nuove tecnologie, saper leggere un bilancio. Il mercato, oggi, cambia di continuo e non conta quello che sai fare, ma l'attitudine al lavoro e a impararlo facilmente. Il lavoratore del 2030 - conclude - dovrà capire e risolvere problemi più complessi di oggi".

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