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Case-vip, ecco le più desiderate

Casa Leonardo Da Vinci

Leonardo Da Vinci in prima piazza batte Silvio Berlusconi al terzo posto

Eleonora Tesconi
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Cosa farebbe un italiano medio se potesse comprare una casa appartenuta a un personaggio famoso? Immobiliare.it ha provato a rispondere a quest'interessante questito con un sondaggio che ha coinvolto quasi diecimila utenti del sito. Il mercato immobiliare dei vip è un continuo andirivieni e non è statico come quello delle "persone comuni": attori, politici, sportivi e personaggi dello spettacolo comprano e vendono lussuose ville come fossero capi d'abbigliamento. E non si tratta, molto spesso, di case modeste, ma di sfarzose abitazioni piene di comfort. Dal sondaggio è emerso che circa il cinqauntadue per cento degli italiani farebbe carte false per trasferirsi in una casa appartenuta a un personaggio famoso, anche se le motivazioni che stanno alla base di questa scelta variano di caso in caso: dal semplice voler usufruire degli agi di un'abitazione lussuosa all'orgoglio di poter dormire dove ha dormito qualcuno di importante, non necessariamente un personaggio famoso della società di oggi.  Al primo posto, sbaragliando la moderna concorrenza, troviamo quella del genio della scienza, Leonardo da Vinci: vivere nella sua casa e abitare un pezzo di storia della nostra cultura, per la maggior parte di coloro che hanno riposto alle domande del sondaggio, sarebbe un grande motivo di orgoglio. Se in vetta alla classifica dunque c'è la scienza, in seconda piazza troviamo il mondo della fiction e la casa del commissario Salvo Montalbano, il noto protagonista siciliano dei romanzi di Camilleri e dell'omonima fiction tv. La casa dell'ex premier Silvio Berlusconi, non si sa se Palazzo Grazioli o Villa Certosa, contro ogni aspettativa, si aggiudica solo il terzo porto. Se da una parte Immobiliare.it scova le case in cui gli italiani non esiterebbero a trasferirsi, dall'altra ci sono quelle in cui non vorrebbero mai abitare. In primis, la casa più schivata è quella di Valeria Marini, forse per paura che la dimora sia caratterizzata da un eccessivo stile da vamp. Seguono quella di Dario Argento, associata ai set e alle inquietanti colonne sonore dei noti film thriller del regista, e quella di Bruno Vespa, in cui gli italiani avrebbero timore di imbattersi in qualche ospite non accetto.    

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