Vacanze low cost, la casa in affitto
Si spende meno e ci si diverte di più. Siti specializzati mettono in contatto persone interessate allo "scambio di casa"
Due ragazze, desiderose di evadere per un pò dalla propria realtà, si scambiano la casa per dieci giorni. E' la trama del film L'amore non va in vacanza, ma negli ultimi anni sta diventando una pratica molto diffusa anche nella realtà. Si pubblica un annuncio su siti specializzati (in Italia il primo è scambiocasa.com), si aspetta che qualcuno risponda e si parte per la vacanza con scambio di case alla pari. Se per esempio vivete a Roma e volete andare in vacanza a New York, è probabile che troverete qualcuno disposto a scambiare la sua casa a Manhattan con la vostra. I vantaggi - La ragione principale per cui sempre più persone scelgono questo modo di viaggiare è ovviamente il risparmio. L'unica spesa cui si va incontro è l'iscrizione al sito, di circa 8 euro, poi, escluso il viaggio, non si spende più che nella vita quotidiana a casa propria. Soggiorno a costo zero, quindi. Con più di 46.000 schede, corredate di foto e informazioni sulla casa in "offerta", i paesi coinvolti sono 152, sparsi in tutto il mondo. Così gli utenti si iscrivono, scelgono la casa (e la vacanza) dei sogni e contattano l'offerente. Si decide la data di partenza e quella di ritorno, le condizioni di uso e infine s inviano le chiavi, che arrivano per posta prioritaria. Ma un altro vantaggio, più romantico, è quello di immergersi completamente nell'atmosfera del posto prescelto. Si vive come cittadini del luogo, immergendosi nella cultura e nelle abitudini della persona alla quale si "ruba" momentaneamente la vita. Forse non troverete l'amore eterno, come le due protagoniste del cult americano, ma certamente è uno splendido modo per toccare con mano un paese diverso, con usanze e modi di pensare lontani dai nostri. E sul sito non si scambiano solo case, ma anche barche a vela, yacht, camper, come racconta una coppia di italiani che ha scambiato la propria casa con un camper per girare l'Oregon. I timori - Certo, molti provano perplessità di fronte alla prospettiva di far entrare estranei in casa propria. Così le prime volte si ricorre ad espedienti, come chiudere gioielli e soprammobili in cassaforte, piuttosto che a doppia mandata negli armadi. "La prima volta che ho scambiato casa ero un pò in pensiero: e se gli ospiti avessero danneggiato qualcosa? Se avessero rubato la tv?" racconta Laura, ormai una veterana dello scambio di case. "Mi è bastato poco per capire che le mie preoccupazioni erano infondate - continua - Adesso, se per caso programmo uno scambio con dei principianti e trovo un cassetto chiuso a chiave, provo una punta di amarezza, come se io non fossi una persona affidabile".