Madre Maria Vittoria, la storia del primo prete donna
Madre Maria Vittoria detiene il primato nella chiesa episcopale. E da qualche anno esercita a Milano
Maria Vittoria Longhitano detiene un primato: è il primo prete donna nella chiesa episcopale. L'ordinazione sacerdotale, arrivata il 22 maggio 2010 nella chiesa anglicana di Saints di Roma, è stato l'epilogo di un cammino fatto di sacrifici e di lotta al preconcetto per cui "non si è mai vista una donna-sacerdote". La madre, ora, da anni sta esercitando il suo ministero a Milano. La dedizione - I primi anni non sono stati facili per madre Maria Vittoria, osteggiata per il fatto di essere donna e per le sue idee progressiste. “Gesù non vuole chierichetti o preti femmine”: così le diceva il parroco di Enna, la sua citta natia, quando chiedeva di poter servire la messa. A seguito dell'ordinazione sacerdotale, arrivata nel 2010, la sua comunità è stata esclusa dalla cappella della congregazione cattolica in cui si svolgevano le loro liturgie: “Quando hanno saputo che a celebrare la messa sarebbe stata una donna, i sacerdoti della congregazione hanno preferito che l'altare non fosse, diciamo così, contaminato. Oggi, per l'eucarestia, ci appoggiamo alla chiesa Battista di Milano”. Maria Vittoria, inoltre, ha ricevuto diverse lettere intimidatorie dopo le sue benedizioni, che venivano impartite ad alcune coppie omosessuali attraverso un rito che richiama quello del matrimonio. La fede - Quando Maria Vittoria ha iniziato a sentire che la fede stava prendendo un posto importante dentro di lei, decide di votarsi alla vita monastica e di entrare nella confraternita delle suore domenicane di Betania. Il clero cattolico si è opposto. “La casa vicino Roma che ho frequentato da pre-postulante per alcuni mesi è stata chiusa per le pressioni della Curia. Tra le monache circolavano idee ritenute troppo progressiste, come quelle del teologo Eugen Drewermann”. La donna decide così di abbandonare la Chiesa di Roma, entrare in contatto con la Comunione Anglicana e iniziare la via per diventare sacerdote, completando gli studi di teologia. “Della Chiesa di Roma conserviamo in larga parte la teologia, le ritualità e il concetto di successione apostolica, che segna la differenza principale tra preti e pastori protestanti”, spiega. “Le cose cambiano dal punto di vista ecclesiologico perché non imponiamo il celibato, siamo aperti alle donne e sosteniamo i diritti di tutti, omosessuali inclusi”. Ora madre Maria Vittoria esercita il suo ministero gratuitamente a Milano, dove si è trasferita per seguire il marito che ha sposato nel 2008, e insegna storia e filosofia in un liceo. Fiera di essersi battuta per la sua fede, definisce la chiesa episcopale come la chiesa cattolica del futuro.