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Ruby bis, Imane Fadil chiede 2 milioni di danni a Fede, Minetti e Mora

Imane Fadil

Le avrebbero creato un "danno psicologico" per le cene di Arcore e avrebbero approfittato del suo "stato di bisogno". E l'ex direttore del tg4 la querela per diffamazione

Eliana Giusto
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La pentita del bunga bunga Imane Fadil, attraverso il suo legale, ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro, con una provvisionale di un milione, a Emilio Fede,Nicole Minetti e Lele Mora, durante il processo Ruby bis. La ragazza si era costituita parte civile sostenendo di avere subito un "grave danno" dalla partecipazione alle serate ad Arcore. "Chiedo due milioni - ha spiegato il suo legale Danila Dedomenico - ma si potrebbe arrivare tranquillamente fino a cinque per il rilevante pregiudizio subìto". Stato di bisogno - Il legale della modella marocchina ha parlato di "dolore psicofisico" della sua assistita che "non è uscita di casa per mesi a causa della grave onta subita" per essere stata considerata una prostituta che ha partecipato alle serate ad Arcore. Da parte loro, Mora, Fede e Minetti avrebbero indotto la modella marocchina "a partecipare alle cene ad Arcore approfittando del suo stato di bisogno, per indurla a intrattenere rapporti intimi con Silvio Berlusconi". "Imane si è ribellata a un sistema infame" e, per questa ragione, "anche oggi nessuno le offre possibilità di lavoro. ha trovato tutte le porte chiuse. Niente più contratti televisivi, apparizioni nel mondo della moda". Fadil "ha denunciato chiaramente e apertamente un sistema prostitutivo e non è mai stata disponibile a mercificare il proprio silenzio". L'avvocato Dedomenico ha poi insistito, durante i passaggi finali della sua arringa, sul fatto che molte ragazze che hanno testimoniato al processo ricevono denaro da Berlusconi, oltre ad altri regali sostanziosi.  Querela - Il processo è stato aggiornato al 28 giugno. Ma intanto Emilio Fede, imputato per induzione alla prostituzione, anche minorile, ha dato mandato ai propri legali "di sporgere querela per diffamazione grave nei confronti di Imane Fadil che nell'udienza di stamane al processo Ruby ha offerto una ricostruzione delle cene di Arcore che non corrisponde alla realtà". L'ex direttore del Tg4 chiede un risarcimento di 4 milioni di euro, "poiché la cronaca di questa udienza è stata diffusa anche all'estero" ma si tratta di una "ricostruzione che offende gravemente la mia immagine". 

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