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Il Csm vuole che Ingroia molli la toga, nel mirino pure Messineoma il "partigiano" resiste

Antonio Ingroia

Il pm ormai è accerchiato. E' sotto inchiesta da parte del pg della Cassazione per "illecito disciplinare". Ora il Csm vuole colpire chi gli sta vicino

Ignazio Stagno
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Antonio Ingroia deve farsi da parte. La magistratura e le toghe ormai sono coalizzate per farlo fuori. Il pm per troppo tempo è rimasto a metà strada tra politica e tribunali. Ad Aosta dove la magistratura l'ha spedito dopo il suo rientro nel post elezioni non si è mai fatto vedere e ha sfruttato le sue ferie per partecipare alla manifestazione della Fiom di Landini e per presentare il suo nuovo partito Azione Civile. Ora il Csm lo vuole costringere a mollare la toga. Così nella lunga odissea di Ingroia entra anche il procuratore di Palermo Francesco Messineo. Il procuratore ha avuto rapporti privilegiati con Antonio Ingroia che lo avrebbe condizionato nelle sue decisioni. Una situazione che avrebbe determinato spaccature e incomprensioni nella Procura di Palermo. Da qui la decisone di trasferire il magistrato. La procedura di trasferimento per Messineo e' stata presa in Commissione a larga maggioranza, con la sola astensione del laico del Pdl, Nicolo' Zanon. Ora rischia anche Messineo -  Messineo e' stato convocato a Palazzo dei Marescialli per il 2 luglio prossimo, quando potra' difendersi davanti alla Commissione. Quest'ultima, dunque, conclusa la sua istruttoria, potra' poi decidere se archiviare la pratica oppure proporre al plenum il trasferimento del capo della Procura di Palermo. Sul ‘caso Messineo' la Prima Commissione del Csm ha gia' portato avanti una pre-istruttoria nei mesi scorsi, alla luce della quale ha preso la decisione odierna: il fascicolo era stato aperto a seguito dell'iscrizione nel registro degli indagati di Messineo da parte della Procura di Caltanissetta per rivelazione di segreto d'ufficio: per tale inchiesta, pero', i pm nisseni hanno chiesto l'archiviazione. Messineo e Matteo Messina Denaro - Ma su Messineo pesa un'altra grave accusa: avrebbe ostacolato le indagini sul boss dei boss Matteo Messina Denaro.  Da Palazzo dei Marescialli, nell'atto di incolpazione, citando l'accusa del pm Leonardo Agueci, si spiega che il magistrato non ha favorito la circolazione delle informazioni all'interno dell'ufficio. E "conseguenza di questo difetto di coordinamento sarebbe stata la mancata cattura del latitante Matteo Messina Denaro". Ingroia fa politica - Questo di Messineo è solo l'ultimo colpo che il Csm ha dato ad Ingroia. Il pm per la sua toga eccessivamente politicizzata è già sotto inchiesta da parte del procuratore generale della Cassazione dopo che il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, aveva inviato una segnalazione al Csm e agli altri organi competenti per “illecito disciplinare” di Ingroia. Ora la toga è stretta al muro. Non può fare politica la mattina e giustizia la sera. Intanto Ingroia intasca ancora 5000 euro al mese per non fare nulla. Per lui questa vicenda è un affare. Per il Csm una patata bollente da lanciare via subito. (I.S)

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