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Papa Francesco: "Lobby gay nella Curia"

Papa Francesco

Le parole riportate dai siti d'Oltreoceano rimbalzano anche in Europa. Padre Lombardi non smentisce: "Colloquio privato, niente da dire"

Andrea Tempestini
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Per ora nessuna smentita dalla Santa Sede: padre Federico Lombardi non si esprime. Nel frattempo, Oltreoceano e ora anche in Europa, sui principali siti internet di informazione rimbalzano le parole di Papa Francesco. Affermazioni che, se confermate, avrebbero un impatto dirompente sulla Curia. "Si parla di una lobby gay in Vaticano. Ed è vero, esiste". Il Pontefice lo avrebbe ammesso in un incontro del 6 giugno con un gruppo di religiosi latino-americani. Come detto, Lombardi nicchi. Interpellato dalla France Press commenta così: "Si è trattato di un incontro privato. Non ho nulla da dire". Una non-smentita che suona quasi come una conferma. Riforma della Curia - Bergoglio avrebbe spiegato che "nella curia ci sono persone sante, questo è vero, ma c'è anche una corrente di corruzione". Quindi sarebbe arrivata l'ammissione sulla lobby gay. La principale fonte della notizia è il sito cileno Reflection and Liberation: il Papa avrebbe espresso queste considerazioni in una conversazione, durata circa un'ora, con i rappresentanti della Confederazione Latino-americana e dei Caraibi dei Religiosi e delle Religiose (Clar). Il Papa discuteva del tema della riforma della Curia romana, "voluta da quasi tutti i cardinali e chiesta nelle riunioni preparatorie dell'ultimo conclave". Il tam-tam - Bergoglio - eletto Pontefice lo scorso 13 marzo e fautore di una rivoluzione dei costumi vaticani - avrebbe aggiunto che la riforma della Curia romana resta una "impresa difficile". Le pesanti affermazioni di Francesco sono state poi rilanciate dal sito tradizionalista Rorate Caaeli, quindi dalle agenzie di lingua francese, dal sito del quotidiano spagnolo El Mundo e, infine, da due esperti vaticanisti, John Thavis e Marco Tosatti, sui loro blog. Per ora nessuna smentita.

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