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Ingegnere s'impicca e chiede aiuto a Silvio: "Prenditi cura della mia famiglia"

E' successo a Castro, nel salento. Si sentiva in colpa per non aver saputo progettare la nuova casa. L'uomo, di 44 anni, lascia una bambina di 5 anni e la moglie incinta

Sebastiano Solano
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"Silvio, prenditi cura di loro". E' il bigliettino scritto da un ingegnere di 44 anni, prima di togliersi la vita. L'uomo, salentino di Castro, lascia la moglie incinta e una bimba di cinque anni. Nel biglietto d'addio l'uomo chiede scusa ai suoi familiari per non essere stato un buon ingegnere e per non aver saputo progettare la nuova casa. Accanto al corpo, quindi, il bigliettino, che si chiude con un appello a Silvio Berlusconi, l'unico di cui dice di fidarsi, chiedendo all'ex-premier di prendersi cura della sua famiglia quando non ci sarà più. A ritrovare il corpo è stata la sorella, allertata dalla moglie dell'uomo, che quando entrata in camera ha trovato il fratello impiccato. Inutili i soccorsi: i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo quanto riporta l'Ansa, l'uomo non era un militante del Pdl, ma era un fervente sostenitore di Berlusconi.

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