Comiso, apre l'aeroporto fantasmaMa i voli non ci sono
Il 30 maggio diventa operativo lo scalo che D'Alema "inaugurò" nel 2007. Forse solo a metà settembre un collegamento per Milano con Air One
Sono passati sei anni da quando l'allora vicepremier Massimo D'Alema atterrò a Comiso in pompa magna con l'Airbus di stato per inaugurare l'aeroporto di Comiso. Una visita, quella di Baffino, che a dir poco non portò bene alle sorti dello scalo ibleo. Che da quel giorno non vide più nulla scendere dal cielo. I lavori vennero completati, torre di controllo compresa, ma l'aeroporto cadde poi vittima della crisi (economica e politica) e della terrificante burocrazia italica. Tra otto giorni, però quella che fin qui è stata una delle tante cattedrali nel deserto del sud Italia, aprirà i battenti ai passeggeri e la pista agli aerei. Il 30 maggio, infatti, l'aeroporto "Vincenzo Magliocco" sarà effettivamente operativo. Peccato che i voli non ci siano, almeno per il momento. Negli anni la società di gestione Soaco ha preso contatti con più compagnia, senza però riuscire a portare a casa nulla proprio per l'incertezza legata all'pertura della struttura. Dopo il volo celebrativo che si terrà il 30, il primo atterraggio dovrebbe essere previsto per il 7 giugno, un charter da Londra. E si parla di un Milano-Comiso che Air One dovrebbe iniziare a operare da metà settembre tre o quattro volte alla settimana. Soddisfatto, comunque, il direttore generale Alessio Quaranta: "Oggi abbiamo terminato un lungo percorso. Dal 30 maggio in poi si potranno verificare sul campo le reali potenzialita' e prospettive dell'aeroporto che potrebbe costituire uno strumento fondamentale sia per lo sviluppo della Sicilia sud-orientale, sia come scalo alternato di Catania in caso di necessita". La zona, che vanta bellissime spiagge oltre a città d'arte come Modica, Ragusa e Noto, sta avendo un grande successo tra i turisti tedeschi e inglesi. E tra le compagnie che ssarebbero interessate a servire il "Magliocco" ci sarebbe anche Ryanair.