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Preiti, dopo gli spari le scuse:"Chiedo perdono a Giangrande". E avverte: "Conosco dei politici..."

L'attentatore di Palazzo Chigi, Luigi Preiti

Dopo quel 28 aprile di lui non si sapeva nulla. Ora parla su Panorama dopo l'incontro con un onorevole in carcere: "Devo pagare, ma chiedo scusa. Avrei sparato ai politici che conosco..."

Ignazio Stagno
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  "Non vedete che tutta la gente è incazzata? Le persone si danno fuoco. E' dovere dei politici conoscere i problemi dell'Italia. Voi dovete mettere avanti il bene del Paese e non mettervi a litigare”. Sono le prime parole di Luigi Preiti, pubblicate in esclusiva dal settimanale Panorama, durante un incontro con il presidente dei deputati Psi Marco Di Lello. Preiti la mattina del 28 aprile fece fuoco sul piazzale di Palazzo Chigi lasciando a terra feriti sotto i colpi due carabinieri, Giuseppe Giangrande e Luigi Negri.  Conosco alcuni politici - Ora dal carcere di Rebibbia con l'accusa di duplice tentato omicidio spiega che a un certo punto l'onorevole Di Lello gli chiede: "Lei ha detto di voler ammazzare i politici. Io sono un politico e faccio quella strada tutti i giorni. Avrebbe potuto sparare a me? Perché?". La risposta di Preiti: "Io lei non la conosco. Altri invece sì". Chi siano i politici che conosce Preiti, nessuno finora lo sa. Ho votato Prodi - Lo sparatore torna poi a quella mattina e afferma di voler chiedere scusa alle famiglia Giangrande: "Sto bene. So che devo pagare, è giusto. Ho anche scritto una lettera, ho chiesto scusa al brigadiere e alla sua famiglia". Preiti dichiara infine anche le sue preferenze politiche: "Ho sempre votato a destra, poi una volta mi hanno convinto a votare Romano Prodi, poi di nuovo destra. Questa volta avevo da fare e non ho votato ma avrei votato Beppe Grillo. E poi però Grillo viene fatto fuori". (I.S.)  

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