Diciassettenni di buona famiglia adescano giovani su facebook e gli svaligiano la casa
Due ragazze romane erano le complici di una banda specializzata in furti in appartamenti e negozi
Sono due ragazze diciassettenni di buona famiglia, che frequentano il Liceo classico nella zona di Talenti a Roma, le complici di una banda specializzata in furti in abitazioni e negozi nella Capitale. Le ragazze sono state denunciate dai carabinieri al termine dell'indagine, durata una decina di giorni, e che era partita dalla denuncia presentata proprio dalla mamma di una delle diciassettenni preoccupata per le amicizie che la figlia frequentava che, da qualche giorno, si era allontanata da casa. Una delle ragazzie si era invaghita di un ragazzo romeno, un ventenne, e per questo aveva deciso di fornirgli appoggio per individuare le vittime da svaligiare. Guarda il video su LiberoTv Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le ragazze adescavano loro cotanei sui social network, in particolare facebook, e organizzavano un appuntamento pomeridiano nelle loro abitazioni, in assenza dei genitori. A questo punto o riuscivano a sottrarre le chiavi dell'appartamento della vittima di turno oppure una delle due ragazze si nascondeva in casa e, una volta rimasta sola, faceva entrare la banda per mettere a segno il furto. Si tratta di uno stratagemma che avrebbe permesso di svaligiare alcuni appartamenti tra il quartiere Monte Sacro di Roma e nei pressi di Mentana, nella provincia. La banda, sgominata dai carabinieri, era composta da 11 persone sei delle quali sono finite in manette (si tratta di 3 italiani di 19, 21 e 46 anni; un ventenne di origini albanesi, due di origine romena, 19 e 20 anni. I denunciati, oltre alle due ragazze minorenni, sono tre italiani di 23, 43 e 63 anni, due romeni di 19 e 25 anni). Nel corso delle perquisizioni, i militari hanno sequestrato la refurtiva anche di colpi messi a segno ai danni di negozi. Recuperate mille carte di identità in bianco rubate negli uffici del Comune di Mentana. Il gruppo si autocelebrava, dopo i furti, scattando delle fotografie dove era ritratto intorno al bottino da spartire. Trovati anche nei loro cellulari i filmati di alcuni colpi. Le due ragazze sono state denunciate in stato di libertà al Tribunale dei minorenni e riaffidate ai genitori.