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No Tav, in tre anni 700 indagati e zero condanne

Tra il 2010 e il 2012 sono stati 123 i fascicoli aperti dalla procura di Torino per le violenze contro il cantiere dell'alta velocità

Matteo Legnani
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Un diluvio di procedimenti aperti e di indagati. E nessun condannato, grazie ai tempi biblici della giustizia italiana. A due giorni dalle nuove violenze perpetrate dai No-Tav contro il cantiere dell'alta velocità in Val di Susa, fonti investigative rivelano i numeri della controffensiva che la procura di Torino ha avviato contro i manifestanti: in soli tre anni, tra il 2010 e il 2012, i pm del capoluogo piemontese hanno aperto la bellezza di 123 fascicoli, con 707 indagati. Ci sono poi centinaia di fascicoli aperti contro ignoti. I reati contestati sono principalmente di danneggiamento violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare i fascicoli aperti dai magistrati torinesi sono stati 9 nel 2010 con 108 iscritti sul registro degli indagati, 64 nel 2011 con 327 indagati e 50 nel 2012 che hanno riguardato 272 persone. Due mesi fa, la procura ha chiesto condanne tra i dieci mesi e l'anno e tre mesi per sette indagati. I fatti? Quelli dell'assalto all'autoporto di Chiomonte del febbraio 2010. Di questo passo...

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