Facci: Ecco perché Ruby è un processo farsa per guardoni
Era minorenne? Ci ha fatto sesso? Ma in aula conta solo la verità dimostrabile
di Filippo Facci @FilippoFacci1 Credo sia impossibile, a proposito del caso Ruby, che una persona normale possa sposare acriticamente la tesi innocentista o quella colpevolista senza provare un qualche disagio. Sposare la tesi innocentista significa supporre che Berlusconi non sia andato a letto con Ruby e pensare che ad Arcore ci fosse qualcosa di diverso da una sostanziale prostituzione. Bene: non conosco nessuno che in privato sia disposto a crederci, di destra o di sinistra che sia. Sposare la tesi colpevolista, invece, significa giustificare l'interdizione a vita dell'imputato per un danno alla collettività sinceramente inafferrabile e oltretutto privo di vittime che si dichiarino tali: non Ruby - la parte lesa più felice di tutti i tempi, coi milioni di euro che è accusata d'aver intascato - e non i funzionari di polizia che negano di aver ricevuto alcuna pressione. Bene, anche qui: non conosco nessuno, di destra o di sinistra, che da questo punto di vista non giudichi grottesco e irrilevante l'intero processo, utile solo in chiave speculativa per sputtanare Berlusconi; nessuno, cioè, disposto a sottoscrivere che la legge sulla prostituzione minorile servisse a impedire che una ragazza molto sveglia disponga a piacere delle proprie risorse (fisiche) in un paese in cui la prostituzione non è reato. Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne? Anche qui concordano tutti, a destra come a sinistra: in tribunale conta una sola verità, quella dimostrabile.