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Ilva, operazione "Ambiente Svenduto": 4 arresti

L'Ilva di Taranto

Questa mattina sono scattate le ordinanze di custodia cautelare: in manette anche il presidente della Provincia, Gianni Florido

Marta Macchi
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Si è consumata questa mattina, alle prime luci dell'alba, una maxi operazione nell'ambito dell'inchiesta "Ambiente Svenduto". Al centro dell'indagine il discusso stabilimento Ilva di Taranto. La Guardia di Finanza ha emesso, secondo le direttive del gip Patrizia Todisco, quattro ordinanze di custodia cautelare: tre persone in carcere ed una quarta ai domiciliari. A finire in manette con l'accusa di concussione il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, l'ex assessore all'Ambiente Michele Conserva e l'ex segretario della Provincia Vincenzo Specchia, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il caso - A far avviare l'indagine una serie di manovre attuate per ottenere l'autorizzazione alla "Mater Gratiae", discarica realizzata all'interno di una cava della fabbrica Ilva. Il sito veniva usato come luogo di smaltimento per rifiuti industriali e produceva rilevanti quantità di polveri ritenute altamente inquinanti e dannose. Alla base delle autorizzazioni ci sarebbero però passaggi sospetti su cui, le Fiamme Gialle del comando principale, hanno avviato l'indagine che potrebbe portare alla luce una serie di pressioni illecite e rilasci di autorizzazioni ambientali viziati.

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