Addio al "divino Giulio", c'è chi brinda su Twitter:"E adesso tocca alla B..."
Il popolo dei social scatenato sulla morte di Andreotti
Passano solo pochi minuti dalla notizia della morte di Giulio Andreotti e già il nome del politico più rappresentativo della Prima Repubblica è tra i più citati nella rete. Su Twitter l'hashtag #Andreotti è balzato sul podio delle tendenze italiane, con centinaia e centinaia di micromessaggi che si susseguono di minuto in minuto. Come di consueto sul social network regna l'ironia, ma in questo caso venata anche di incredulità: "Pensavo fosse immortale" è uno dei commenti che vanno per la maggiore. Non manca chi però chi è pronto a brindare: "Papà, finalmente possiamo aprire quella bottiglia di barolo del '78 che avevi messo da parte". E ancora: "Ci sono giorni in cui ti svegli ottimista e di buonumore e non sai perché. Poi lo capisci dopo qualche ora". "Sbrigativi infilategli un paletto nel cuore", incalza un altro cinguettio; mentre 'il triste mietitore' scrive: "Ho finalmente preso #Andreotti. Ora passiamo alla lettera B." Oppure: "Non si esulta mai per la morte altrui. E' triste, irrispettoso e inutile. Ma per quel mafioso di Andreotti si può anche fare. Yeah". E come questi, un diluvio di altri macabri cinguettii, in costante evoluzione. Vien da chiedersi che cosa starà pensando la presidente della Camera, Laura Boldrini, "fresca" della crociata anti-web in difesa del suo nome (ma non, per esempio, di quello dei grillini, "sputtanati" con la pubblicazione delle email che gli hanno trafugato). Anche di fronte a messaggi come quelli della deputata a cinque stelle Giulia Sarti che su Twitter ha scritto: "E' morto #Andreotti il condannato prescritto per MAFIA!".