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Borsellino, morta la vedova Agnese"Adesso saprai chi ha ucciso Paolo"

La donna era malata da tempo, la notizia diffusa dal fratello del magistrato assassinato nel '92

Lucia Esposito
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  E' morta Agnese Borsellino la vedova del giudice ucciso dalla mafia nel luglio del 1992.  La notizia della sua morte è stata data su Facebook dal fratello del magistrato, Salvatore Borsellino. "E' morta Agnese è andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte". Agnese Piraino Leto, figlia del presidente del tribunale di Palermo Angelo, si era sposata con Paolo Borsellino, allora giovane magistrato, il 23 dicembre 1968. Da loro matrimonio sono nati tre figli: Lucia, 44 anni,  assessore regionale alla Sanità, Manfredi, 41 anni, dirigente del commissariato di polizia di Cefalù, e Fiammetta, di 40. La vedova Borsellino che era malata da tempo, ha sempre tenuto un atteggiamento di grande riserbo insieme ai figli, limitandosi a presenziare a poche cerimonie pubbliche in ricordo del marito. Solo in occasione delle udienze del processo per la strage di via D'Amelio aveva riferito le confidenze e le preoccupazioni del marito alla vigilia dell'attentato del 19 luglio 1992.   Il dolore di chi l'ha conosciuta Chi lascia nella vita degli altri un segno indelebile, non scompare per sempre''. Cosi' il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha voluto ricordare Agnese Piraino Leto, ''moglie esemplare del valoroso giudice Paolo Borsellino' in un telegramma di cordoglio inviato ai familiari. ''Esprimo profondo cordoglio - scrive il ministro - per la scomparsa di una donna forte e coraggiosa, che ha cresciuto i suoi figli nel rispetto di quegli ideali di democrazia e di giustizia, pilastri fondanti della famiglia, ancor prima che della societaà. Mi unisco affettuosamente ai dolore dei suoi cari''.  Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha ricordato la vedova Borsellino con  queste parole: ''Una donna dolce e mite che sapeva essere intellettualmente intransigente e radicale nel continuare, in altri modi, la lotta alla mafia portata avanti da suo marito e nel sostenere le ragioni della legalità  contro quelle del sopruso, della violenza e del malaffare. Sono profondamente addolorata per la scomparsa di una donna straordinaria che avevo avuto modo di conoscere e di apprezzare in questi ultimi anni. Una donna che da un corpo fragile e provato dalla malattia sapeva sprigionare una forza morale e spirituale che raramente ho visto''.  

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