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Tragedia sfiorata a CataniaMamma accoltella la figlia e poi tenta di ammazzarsi

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Ancora una storia di depressione e di istinti omicidi: per fortuna questa volta entrambe sono sopravvissute

Nicoletta Orlandi Posti
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  Ancora un raptus omicida, ancora una madre che vorrebbe uccidere la propria figlia per poi sucidarsi. Dopo la tragedia di Bergamo di una settimana fa, dove una trentaseienne ha ha ammazzato la bambina di un anno e mezzo e poi si è tolta la vita, oggi la cronaca racconta la storia di una donna di Catania che ha colpito al volto con un coltello la figlia di tre anni e mezzo e poi ha pugnalato se stessa, ferendosi in modo non grave. Fortunatamente entrambe sono sopravvissute. L'insegnante, anche lei di 36 anni, e la sua piccola sono state trovate sanguinaneti nella loro abitazione di via Quieta dalla polizia, intervenuta dopo una segnalazione. La bimba ha subito solo lesioni superficiali, mentre la madre è stata ricoverata nell'ospedale Cannizzaro. La donna, secondo una prima ricostruzione, ha agito in preda a un raptus improvviso e senza spiegazioni apparenti. In quel momento il marito, un impiegato di 46 anni, stava dormendo. Svegliato dai rumori, ha soccorso la moglie e la figlia e ha subito chiamato il 118. Sul posto sono arrivate ambulanze e polizia. La donna ha impugnato un coltello da cucina e ha colpito due volte la piccola, ferendola alla guancia e al collo, poi ha rivolto la lama contro se stessa, e si è inferta ripetuti tagli all'addome. Madre e sono entrambe all'ospedale Cannizzaro. La piccola è stata sottoposta a un intervento chirurgico, mentre la donna è stata suturata. Nessuna delle due versa in pericolo di vita.   

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