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Ingroia, alla procura di Aosta la targhetta col suo nome

La burocrazia non aspetta: nella Procura del capoluogo fa già capolino il nome del leader di Rivoluzione civile

Andrea Tempestini
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Lui, l'ex pm prezzemolino col vizietto del Guatemala, continua a tentennare. Mister Antonio Ingroia non vuole andare ad Aosta. "Prima di prendere qualsiasi decisione attendo il Tar", ribadiva l'ex procuratore aggiunto di Palermo poche ore fa. Ricordiamo la vicenda: il plenum del Csm lo scorso 11 aprile lo ha "confinato" alla procura di Aosta, l'unica dove potesse esercitare poiché è la sola circoscrizione in cui non si candidò con la sua fallimentare Rivoluzione Civile. Lui, come detto, rifiuta il trasferimento. Ma la burocrazia non si piega ai piagnistei. E così, da qualche giorno, ad Aosta ha fatto capolino la targhetta sul suo ufficio, quella che potete vedere nella foto, anche se il ricorso è ancora pendenete. Ingroia spiega: "Il ricorso non è stato ancora depositato, è tutto in mano al mio legale, chiederemo al Tar una decisione d'urgenza". Ma la targhetta ha già deciso...

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