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Bimba muore bevendo diserbanteForse è stata la madre che dopo tenta il suicidio

La piccola di tre anni è stata trovata senza vita dopo che la mamma si era gettata dal balcone di casa

Nicoletta Orlandi Posti
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Si teme che la tragedia che si è consumata ieri a Brindisi si tratti di un omicidio seguito da un tentativo di suicidio. Protagoniste una bimbetta di tre anni e della madre, una donna di 32 anni che si è gettata dal 2° piano della sua abitazione. Poco prima la figlia di 3 anni era stata trovata morta. Un'ipotesi su cui stanno lavorando il magistrato di turno della Procura di Brindisi e i carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni è che la donna possa aver avvelenato la piccola costringendola a bere del diserbante e che poi abbia deciso di farla finita. Le condizioni della donna, ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale 'Perrino' di Brindisi, dopo essere stata portata in un primo tempo e sottoposta a un intervento chirurgico a Ostuni, sono molto critiche. I carabinieri hanno trovato una bottiglia di diserbante in un cestino dell'abitazione: sarà l'autopsia a stabilire se alla piccola è stata fatta bere una dose del veleno. A dicembre la donna e il marito si erano separati ma la prima non aveva mai accettato questa nuova condizione. Entrambi lavorano nel settore agricolo. A dare l'allarme al 118 sono stati alcuni familiari che abitano nei pressi, in particolare la sorella risiede al piano di sotto rispetto a quello dal quale si è gettata la  donna. All'inizio i parenti avevano pensato che la bambina fosse morta in seguito a un rigurgito e che la madre potesse essersi gettata dal secondo piano per la disperazione. Poi gli inquirenti, dopo aver sentito alcune persone, hanno cominciato ad avere un quadro più chiaro e drammatico. I parenti, che  ieri sera erano in ospedale, non sono stati ancora ascoltati. Non risulta che la donna fosse in cura a seguito della separazione.

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