Cerca
Cerca
+

Omicidio Scazzi, dopo il video "compromettente" il presidente si astiene ma il Tribunale dice no

Sarah Scazzi

Secondo la difesa si tratta di anticipazione di giudizio ma il Tribunale di Taranto rigetta l'astensione dei togati

Marta Macchi
  • a
  • a
  • a

Il Presidente della Corte d'assise del Tribunale di Taranto, Rina Tunfo, che stava seguendo in questi giorni il processo per l'omicidio della 15 enne Sarah Scazzi, ha deciso di astenersi dal proseguire la trattazione dopo che, nella giornata di ieri, è stato reso pubblico un video esclusivo di un "fuori onda" in cui il presidente della Corte e il giudice a latere, Fulvia Misserini, conversano circa l'iter processuale. Ciò che ha allarmato la difesa è stato lo scambio di impressioni tra le due che, secondo lai legali di Misseri, rappresentano un'anticipazione di giudizio. Il presidente inizia: "Certo vorrei sapere, là, le due posizioni sono collegate. Quindi bisogna vedere se si sono coordinati... coordinati tra loro e se si daranno l'uno addosso all'altro" a queste affermazioni il giudice latere risponde: "Ah, sicuramente". Presidente: "Bisogna un po' vedere, no, come imposteranno.. potrebbe essere mors tua vita mea". Ad allarmare la difesa è soprattutto l'ultima frase del Presidente: "(non è che) negheranno in radice". I due giudici togati hanno dichiarato che le "parole rubate" non sono  "espressive di un parere e di un convincimento sull'oggetto delle imputazioni" ma hanno comunque deciso di accogliere l'invito ad astenersi dal continuare il processo. Richiesta inoltrata nell'udienza di ieri dagli avvocati Franco Coppi e Franco De Iaco, difensori delle imputate Sabrina Misseri e Cosima Serrano. A causa di questi imprevisti quindi l'udienza sarà rinviata a domani. Nessuna astensione - Il presidente del Tribunale di Taranto, Antonio Morelli, ha respinto la richiesta di astensione dal proseguimento della trattazione del processo presentata, nella giornata di ieri, dal presidente della Corte di assise Rina Trunfio e dal giudice latere Fulvia Misserini. La conversazione tra le due è stata catalogata come non anticipatoria di giudizio secondo il presidente del Tribunale: "Deve ritenersi che nè sotto il profilo oggettivo della sostanza, nè sotto quello soggettivo dell'apparenza i due giudicanti abbiano manifestato un convincimento o espresso una opinione che ne incrini la serenità e l'imparzialità del giudizio, requisiti questi, ove ce ne fosse necessità, oltre il chiaro senso dei fatti, sono stati espressamente ribaditi nell'istanza di rimessione". L'udienza di oggi quindi è ripresa senza alcun cambiamento nella componente togata e con l'arringa difensiva dell'avvocato Franco Coppi difensore di Sabrina Misseri. La sentenza definitiva dovrebbe essere prevista per metà aprile.

Dai blog