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Quando Papa Francesco era favorevole alle unioni civili omosessuali

Era il 2010. La proposta era un compromesso per evitare i matrimoni gay, che l'Argentina si apprestava ad approvare

Sebastiano Solano
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Tra le varie accuse che, da quando è salito al soglio pontificio, vengono rivolte a Papa Francesco è quella di essere contrario alle unioni civili omosessuali. Molti, in questi giorni, i retroscena, le dichiarazioni e gli atti che sono stati puntigliosamente riportati a suffraggio della tesi, delineando la figura di un Papa che, al riguardo, sarebbe reazionario almeno quanto il suo predecessore. Un articolo del New York Times, ripreso da Dagospia, riapre però la questione.  Bergoglio a favore delle unioni omosessuali - Secondo la stampa americana, Jorge Mario Bergoglio qualche anno fa avrebbe proposto ai vescovi argentini di schierarsi a favore delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Era il 2010 e l'Argentina stava per legalizzare i matrimoni gay, e colui che tre anni dopo sarebbe diventato Papa Francessco se ne uscì con una proposta choc, invitando i prelati a prendere posizione a favore di una regolamentazione delle unioni omosessuali. Allo stupore dei vescovi, seguì una severa bocciatura della proposta, che però aveva un propria logica: proporre le unioni civili per evitare i matrimoni omosessuali, che la Chiesa ha sempre visto come fumo negli occhi.  Un compromesso epr evitare i matrimoni gay - Una sorta di strategia di contenimento, di realpolitik, che ben evidenzia il pragmatismo del nuovo pontefice, da sempre lontano dalle sale vaticane e dalle questioni dottrinali, essendo lui per un approccio molto più pragmatico ai problemi e alle relative soluzioni. In altre parole, scrive il New York Times, "In una situazione come quella dell'Argentina del 2010, in cui l'approvazione del matrimonio gay era ormai scontata", Papa Francesco ha "cercato una sorta di compromesso fra i valori teorici della religione e le esigenze pratiche del popolo".  La conferma dell'attivista dei diritti gay - Una conferma di queste posizioni d'apertura nei confronti dei diritti degli omosessuali viene addirittura confermata, sostiene il quotidiano, da Marcelo Marquez, uno dei più attivi sostenitori dei diritti gay, che racconta di " aver scritto una lettera al futuro papa proprio per esporgli i problemi degli omosessuali nel Paese e di aver ricevuto una telefonata di risposta nel giro di un'ora. Bergoglio gli disse che pensava che i diritti gay dovessero essere riconosciuti, magari attraverso le unioni civili, ma che non approvava il matrimonio".

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