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Tremonti indagato per la ristrutturazione di un appartamento romano

Giulio Tremonti

Secondo i giudici i lavori nella casa affittata da Milanese e abitata dall'ex ministro sarebbero stati pagati da altri

Eliana Giusto
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E' stato iscritto nel registro degli indagati Giulio Tremonti. L'accusa per lui è di concorso in finanziamento illecito, secondo i pm infatti, sarebbe lui il reale beneficiario della ristrutturazione di un immobile di lusso nel centro di Roma di proprietà del Pio Sodalizio dei Piceni dato affitato dall deputato del Pdl Marco Milanese a 8500 euro mensili e abitato fino all'estate 2011 dall'ex ministro. Stando a quanto accertato dalla procura, che prima di Natale ha raccolto la versione dei fatti del deputato del Pdl Milanese, come riferito dal TgLa7, Tremonti avrebbe accettato la ristrutturazione gratuita dei 200 metri quadrati di immobile che il costruttore Angelo Proietti, titolare della Edil Ars, avrebbe pagato di tasca propria tra il 2008 e il 2009, sborsando circa 250mila euro, per conquistare i favori dello stesso ex ministro e del suo braccio destro dell'epoca e ottenere appalti dalla Sogei.  In quell'appartamento Tremonti sarebbe rimasto oltre due anni ma quando il caso esplose nel luglio del 2011, con una indagine che la procura di Napoli girerà per competenza ai colleghi romani, dirà di essere soltanto un ospite occasionale grazie alla cortesia di Milanese perché in caserma (una della Guardia di Finanza) non si sentiva più tranquillo. In una intervista a un quotidiano dichiarò di sentirsi "spiato, controllato e pedinato". Ma quando la procura di Roma lo convocò per saperne di più, l'allora ministro parlò di "forzatura giornalistica" negando di aver mai avuto la sensazione di essere oggetto di attività di spionaggio. 

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