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I giudici vogliono Silvio in Aula"Non c'è legittimo impedimento"

Lucia Esposito
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Hanno vinto i giudici, a fregare i medici  L'udienza del processo d'appello sui diritti televisivi deve continuare. Secondo i medici fiscali per Silvio Berlusconi "non sussiste un legittimo impedimento assoluto alla partecipazione" all'udienza di oggi sabato nove marzo. I giudici di Milano, su richiesta del procuratore aggiunto Laura Bertolé Viale,  gli hanno mandato il medico fiscale all'ospedale San Raffaele per verificare se effettivamente le sue condizioni di salute rendevano impossibile la sua presenza in aula al processo sui diritti televisivi in cui è accusato di frode fiscale. La risposta del medico legale Carlo Loi e delll'oculista Pasquale Troiano è arrivata dopo un paio d'ore dall'affidamento dell'incarico. I medici hanno dato ragione al procuratore aggiunto Laura Bertolè Viale,  sottolineando che le "lamentate problematiche visive del paziente - dolori all'occhio sinistro e fotofobia - tutt'al piè possono incidere sull' efficacia psicofisica dell'imputato. L'ex capo del Governo, ricoverato al San Raffaele, ha un'infiammazione agli occhi". Il processo è quindi ripreso. La Corte ha dato la parola alla difesa ma l'avvocato Niccolò Ghedini, in segno di protesta, ha rinunciato a parlare. Manderà una nota difensiva.  Per  Ghedini c'è  la volontà dei giudici d'appello di Milano di arrivare a sentenza entro la fine di marzo. La difesa, infatti, ha ricordato come la sentenza di primo grado (in cui Berlusconi è stato condannato a 4 anni di carcere) sia stata pronunciata il 26 ottobre 2012 e come la prima udienza in appello sia stata fissata il 18 gennaio scorso. "Nella mia lunga carriera non ho mai avuto una fissazione così celere neanche nei processi con detenuti o quando incombeva la prescrizione" dice Ghedini in aula, ricordando che oggi "e' sabato e siamo in un tribunale deserto" nonostante la prescrizione intervenga solo a luglio 2014. La difesa di Silvio Berlusconi non ha dubbi: i giudici della seconda sezione penale della Corte d'appello di Milano condanneranno l'ex premier. "Mi attendo una sentenza di condanna, l'ho detto anche ai giudici -dice Ghedini-. Una ricusazione ci farebbe rallentare e noi non vogliamo, vogliamo solo andare in Cassazione dove speriamo in una assoluzione", ha concluso Ghedini.  Il primario del S. Raffaale: deve restare in ospedale Guarda il video su LiberoTv La diagnosi del S. Raffaele In totale disaccordo con  i medici legali, il primario di Oculustica e Oftamologia dell'Ospedale San Raffaele, Francesco Bandello, che in una conferenza (guarda il video) aveva affermato: "Confermo che il presidente Berlusconi è affetto da "uveite bilaterale". Il quadro appare solo parzialmente migliorato rispetto al momento in cui ieri mattina è stato deciso di trattenerlo in ospedale. A noi appare opportuno che resti ricoverato. Io lo tratterei almeno fino a domani". E ancora: "E' opportuno che il presidente Berlusconi rimanga con noi perché solo così è possibile una terapia e un monitoraggio scrupoloso. I miglioramenti sono minori rispetto a quanto mi aspettassi". Il primario ha sottolineato che "permangono nell'occhio sinistro numerose aderenze tra iride e cristalloide anteriore che, solo molto parzialmente, hanno ceduto con la terapia midiatrica, antinfiammatoria atopica e sistemica in corso".   

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