Cosentino verso il carcere: "Sì" alla custodia cautelare
L'ex sottosegretario, "epurato" dalle liste Pdl, aveva chiesto la sospensione del provvedimento. Ma il tribunale accoglie la linea dei pm
Per Nicola Cosentino potrebbero, a breve, spalancarsi le porte del carcere. Il tribunale ha infatti rigettato l'istanza di revoca della custodia cautelare. Due giorni fa con due relazioni dai toni durissimi i pm Antonello Ardituro e Alessandro Milita avevano detto "no" alla revoca delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti dell'ex sottosegretario all'Economia, chiesta dalla difesa al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il presidente Giampaolo Guglielmo, e a latere Luigi d'Angiolella, hanno rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai legali Stefano Montone e Agostino De Caro. L'accusa - Cosentino è sotto processo per concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Ad annunciare il rigetto è stato proprio il presidente Guglielmo alla fine dell'udienza odierna del processo che fa luce sulle vicende dell'infiltrazione dei Casalesi negli appalti dello smaltimento rifiuti attraverso il consorzio Eco4. L'ex sottosegretario all'Economia, vittima dell'operazione "liste pulite" ed esclusio dal Pdl in questa tornata elettorale, era in aula. Giovedi' saranno depositate le motivazioni del collegio giudicante. I pm avevano espresso parere negativo. Nicola Cosentino per i suoi guai giudiziari era stato escluso dalle liste del Pdl per una candidatura alle ultime elezioni politiche. Ora i giudici, dopo le elezioni, lo vogliono vedere in carcere.