Sarah Scazzi, il pm: Fu uno strangolamento durato da 3 a 5 minuti
La toga: "L'omicidio fu frutto di uno scatto d'ira". La madre della piccola contro Michele: "Prima o poi dovrà fare i conti con la sua coscienza"
Emergono altri macabri particolari dal processo del caso Sarah Scazzi. Oggi, lunedì 4 marzo, è il giorno della requisitoria del Pubblico ministero, Mariano Buccoliero, secondo cui l'omicidio della ragazza "non fu premeditato" ma frutto di "uno scatto d'ira". Il Pm Buccoliero non crede alla confessione di Michele Misseri, che ancora domenica 3 marzo è andato in Tv a Domenica Live, trasmissione condotta da Barbara D'Urso, sostenendo di essere lui il colpevole dell'omicido della nipote e minacciando il suicidio nel caso i giudici dovessero condannare Cosima Serrano e Sabrina Misseri, moglie e figlia. La ricostruzione - Secondo la Procura, infatti, sarebbero le due donne le autrici del delitto, nonostante la confessione di Michele Misseri. Ha spiegato Buccoliero durante la requisitoria: "L'azione omicida fu uno strangolamento che è durato da tre a cinque minuti. L'una avrebbe potuto fermare l'altra. Ci fu invece una comune volontà omicida. Una la teneva e l'altra la strangolava". Ad attaccare Michele Misseri ci ha invece pensato Concetta Serrano, la mamma di Sarah Scazzi, che prima di entrare in Tribunale ha dichiarato: "La Procura non ha bisogno delle dichiarazioni di Michele. Quando si spegneranno i riflettori, tornerà a fare i conti con la sua coscienza". Riguardo all'intervista di ieri sera dalla D'Urso ha poi aggiunto: "Per farsi pubblicità gli mettono la camicia a quadri e lo mandano in tv".