Il Papa incontra i cardinali della Commissione Vatileaks
I tre altri prelati, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbero denunciato l'esistenza di una "lobby gay"
Benedetto XVI riceve i tre cardinali che hanno indagato sul caso Vatileaks: lo spagnolo Julian Herranz, lo slocacco Jozef Tomko e l'italiano Salvatore De Giorgi. L'incontro è cominciato alle 11. I risultati delle indagini, contenuti in due grossi volumi rilegati in rossi e consegnati al Papa lo scorso luglio e lo scorso dicembre. Il contenuto è top secret. Il sospetto emerso in queste ultime settimane, in cui il Vaticano è stato scosso anche dalle dimissioni del Papa, è che oltre alla vicenda nota che portò all'arresto di Paolo Gabriele, la commissione avrebbe denunciato anche l'esistenza di una "lobby gay" in Vaticano. E proprio questi sospetti hanno spinto la Santa Sede a diffondere una nota in cui denucia il tentativo si condizionare il Conclave da parte della stampa. Dopo l'incontro con i tre cardinali della Commissione d'inchiesta su vatileaks, Benedetto XVI incontrerà il cardinale Marc Ouellet che potrebbe sottoporgli alcune nomine di sedi episcopali già istruite ai vari livelli nella Congregazione. "Con questa decisone del Papa e l'udienza di oggi ai tre saggi, Herranz, Tomko De Giorgi, si è chiuso il mandato della Commssione, che è sciolta", ha sopiegato il portavoce Lombardi. "Il Papa - ha aggiunto Lombardi - ha ringraziato i tre cardinali esprimendo soddisfazione per le indagini che hanno messo in luce, insieme ai limiti di alcuni anche la fedeltà della maggioranza dei prelati della Curia. Gli atti dell'indagine, al momento conosciuti solo dal Papa e dai tre cardinali, rimangono a disposizone del successore. Motu proprio Benedetto XVi ha firmato il motu proprio sul Conclave. Lo ha annunciato il portavoce della santa Sede, padre Federico Lombardi."Ordino che, dal momento in cui la Sede Apostolica sia legittimamente vacante, si attendano per quindici giorni interi gli assenti prima di iniziare il Conclave; lascio peraltro al Collegio dei Cardinali la facoltà di anticipare l'inizio del Conclave se consta della presenza di tutti i Cardinale elettori, come pure la facoltà di protrarre, se ci sono motivi gravi, l'inizio dell'elezione per alcuni altri giorni. Trascorsi però, al massimo, venti giorni dall'inizio della Sede Vacante, tutti i Cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all'elezione". E' quanto afferma il Papa nel 'motu propriò dedicato alle regole del conclave diffuso oggi dal Vaticano. Titolo del motu proprio del Papa: “Norma nonnullas”. Il testo consente ai porporati di anticipare l'inzio del conclave. Le dimissioni Secondo la Radio Vaticana, inoltre il Papa avrebbe accettato le dimissioni dell'arciovescovo di Edimburgo, il cardinale 'O Brien in base al primo comma del canone 401, cioè per ragioni di età. Avendo il porporato raggiunto quasi i 75 anni, che compirà il 17 marzo, Benedetto XVI avrebbe dunque utilizzato questa circostanza per accettarne le dimissioni senza entrare formalmente nel merito delle accuse rivolte al porporato accusato di "comportamento inappropriato" nei confronti di tre sacerdoti e di un quarto che aveva lasciato l'abito talare. I fatti risalirebbrro a una trentina di anni fa, in un periodo in cui O'Brien (che qualche giorno fa aveva aperto al matrimonio dei sacerdoti) era stato direttore spirituale del St.Andrews College e in seguito rettore del St.Mary's College.