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Ratzinger al suo biografo:"Quel che ho fatto può bastare"

Peter Seewald sta scrivendo una nuova biografia del Papa. Dopo Vatileaks: "Mai visto prima il Papa così stremato ed abbattuto"

Matteo Legnani
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  Non è stato il caso Vatileaks a indurre Benedetto XVI a rassegnare le dimissioni: lo afferma in un'intervista esclusiva al settimanale 'Focus' il biografo del pontefice, Peter Seewald, che sta scrivendo una nuova biografia del Papa e ha avuto con lui numerosi colloqui, l'ultimo dei quali è avvenuto dieci settimane fa in Vaticano.   In una conversazione di un'ora e mezza svoltasi nello scorso mese di agosto a Castelgandolfo, Papa Ratzinger dichiarò al giornalista di non essere rimasto sconvolto dalle rivelazioni di Vatileaks. "Non sono caduto in una specie di disperazione o di dolore indicibile, la cosa mi è semplicemente incomprensibile", affermò il Papa. Nelle conversazioni avute con Seewald, il Papa dichiarò di non riuscire a comprendere le ragioni che indussero il suo cameriere privato, Paolo Gabriele, a trafugare i documenti vaticani. "Quando considero la sua persona", precisò il Papa, "non riesco a capire cosa ci si possa attendere da lui. Non riesco a penetrare in questa psicologia". Benedetto XVI sottolineò invece che nel chiarimento della vicenda di Vatileaks per lui era importante che "in Vaticano venga rispettata l'indipendenza della giustizia, non che il monarca dica: adesso me ne occupo io". Seewald rivela però di non aver mai visto prima il Papa così stremato ed abbattuto, al punto che solo raccogliendo le sue ultime forze risucì a terminare il terzo volume su Gesù. "Questo è il mio ultimo libro", confessò in un'occasione Benedetto XVI. Alla domanda del giornalista tedesco su cosa ci si potesse ancora attendere dal suo pontificato, il Papa rispose: "Da me? Non molto. Sono un uomo vecchio e le forze stanno scemando. Penso che sia sufficiente ciò che ho fatto".  

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