Cerca
Logo
Cerca
+

Antonio Socci da incubo: tutte le profezie che dicono "Roma brucerà"

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

L'ennesima minaccia contro Roma, da parte dell'Isis, è nella rivendicazione della strage di Parigi. L'ultima di una serie. Sono minacce che sembrano prospettare quasi un colpo di mano su Roma, con stragi e distruzioni, più devastanti che a Parigi. Si trova curiosamente uno scenario simile a quello minacciato dall'Isis, in diverse «rivelazioni profetiche» di mistici e apparizioni mariane. E si tratta di «profezie» scritte e pubblicate assai prima della nascita dell'Isis. La prima è di Anna Caterina Emmerich, una mistica tedesca che è stata beatificata nel 2004 da Giovanni Paolo II. Attorno al 1820 ebbe le sue visioni sulla Chiesa futura. Ci sono alcuni riferimenti cronologici in queste visioni profetiche che le collocano proprio nel nostro tempo. Del resto lei stessa aveva affermato: «Mi è stato anche detto che Satana verrà liberato per un certo periodo cinquanta o sessanta anni prima dell'anno di Cristo 2000». La Emmerich il 13 maggio 1820 scrive: «Ho avuto una visione delle più mirabili su due chiese e due Papi e su un'infinità di cose antiche e nuove». Difficile non pensare ad oggi. La Emmerich dichiarava che la più grande era una «strana chiesa», non voluta dal Cielo: «Una contraffazione della chiesa. La vidi accrescersi e vidi eretici di tutte le condizioni venire a Roma». Ma al contempo la Emmerich vede una chiesa più piccola e perseguitata che è la vera Chiesa cattolica. In questo contesto ecco il flash che qui ci interessa e che sembra riferirsi a Roma: «Vidi guerre e sangue versato. Vidi un popolo feroce, ignorante intervenire con violenza, ma questo non durò a lungo» e infine «vidi di nuovo la Santa Vergine porsi sopra la chiesa e stendere su di essa il suo mantello». Il riferimento a «un popolo feroce e ignorante» che irrompe «con violenza» potrebbe far pensare effettivamente all'Isis. Il secondo caso coinvolge uno dei più grani teologi del Novecento, padre Hans Urs Von Balthasar per cui Giovanni Paolo II manifestava «stima e venerazione» considerandolo «un grande uomo di Chiesa», tanto da nominarlo cardinale nel maggio 1988. Il mese prima di questa nomina, Von Balthasar pubblicò un libro intitolato «Erika» che raccoglieva gli scritti di suor Erika Holzach, una religiosa che era stata segretaria del professor Feiner, teologo e perito del Vaticano II. Suor Erika era morta l'anno precedente, nel 1987, e faceva parte della comunità di consacrati fondata dallo stesso Balthasar il quale rese noto che, negli ultimi anni della sua vita, la religiosa visse delle esperienze mistiche, anche relative a fatti della Chiesa che «possono essere solo accennati». Von Balthasar ovviamente spiega che le «rivelazioni private» sono «da interpretare adeguatamente». In ogni caso, fra quelle riportate nel libro da lui curato, c'è una cupa profezia, riferita all'Europa, che recita: «Ci sarà una breve persecuzione ai cristiani da parte dell'Islam». Ma la Madonna «attraverso la sua intercessione, abbrevierà la catastrofe». Tuttavia gli avvertimenti più drammatici relativi a Roma sono contenuti nei messaggi delle cosiddette «apparizioni di Anguera», in Brasile, nello Stato di Bahia, a un contadino che si chiama Pedro Régis. Tali apparizioni si verificherebbero da anni e vengono studiate dalla Chiesa che non ha ancora espresso nessun giudizio. Si caratterizzano per il gran numero di messaggi contenenti avvertimenti profetici e secondo i sostenitori della «Madonna di Anguera» si possono ormai elencare decine di profezie effettivamente realizzatesi nei luoghi indicati da Colei che appare a Pedro Regis. Molti di questi messaggi riguardano la Chiesa Cattolica e sono dello stesso tenore delle visioni della Emmerich. Quello del 12 marzo 2005 potrebbe preconizzare l'irrompere di colui che (solo oggi, non nel 2005) conosciamo come il Califfo al-Baghdadi: «Cari figli, l'ira di un uomo dall'apparenza di profeta, ma non un profeta, lascerà una sedia vuota. Gli uomini fedeli verseranno lacrime, ma Dio non li abbandonerà». Altri messaggi precisano: «Gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione. La Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare» (23-3-2008). C'è chi è andato a calcolare le prossime eclissi lunari e ha scoperto che ce ne sarà una proprio lo stesso giorno in cui è stato dato il messaggio, un 23 marzo, ma del 2016. Sarebbe il mercoledì della Settimana santa, nell'anno del Giubileo. Non è detto però che l'eclissi sia proprio quella. Nel messaggio del 18 marzo si legge perfino che «i nemici arriveranno dalla Via Appia» e «agiranno con grande furia. La morte sarà nella casa di Dio». E poi: «Il re lascerà la sua casa in fretta, ma dovrà passare attraverso il sangue che scorre nel suo palazzo» (26-3-2005). «Il palazzo sarà sorpreso dall'invasione furiosa e sanguinosa degli uomini dalla grande barba» (31-5-2005). Nel 2005 non c'era ancora l'Isis e qui si parla degli «uomini dalla grande barba». Ed ancora: «Gli uomini del terrore raggiungeranno il Vaticano. La piazza sarà piena di cadaveri. L'umanità vedrà l'azione malefica degli uomini dalla grande barba. Il Colosseo crollerà» (24-7-2005). «Un uomo perverso comanderà una grande invasione. Nei cuori degli uomini ci saranno furia e desiderio di morte. La città dei sette colli sarà distrutta» (22-10-2005). «Il terrore si diffonderà nel mondo causando morte e distruzione. La vendetta arriverà al trono di Pietro» (10-11-2005). Ed ancora: «Il trono di Pietro cadrà. La morte arriverà agli ecclesiastici, che soffriranno dolori fisici» (31-12-2005). Altri due messaggi: «Il Palazzo sarà circondato dai nemici, che agiranno con grande furore» (12-12-2006); «la città dei sette colli berrà il calice amaro del dolore. Sarà bagnata dal sangue e il terrore si diffonderà ovunque» (21-12-2006). Ovviamente sono «messaggi» da prendere con le molle o anche con scetticismo. Speriamo che non si verifichino mai. Tuttavia la più importante profezia legittimata dalla Chiesa, il famoso Terzo Segreto di Fatima, presenta uno scenario molto simile: c'è «un vescovo vestito di bianco», poi c'è «il Santo Padre» che «mezzo tremulo con passo vacillante» attraversa «una grande città mezza in rovina», con tanti morti sulle strade e poi il grande martirio del vecchio papa e di vescovi, clero e fedeli. Il Terzo Segreto si conclude con il «Trionfo del Cuore Immacolato di Maria» e Benedetto XVI, a Fatima, nel 2010, in vista del centenario di Fatima, nel 2017, disse: «Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle Apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinita?». di Antonio Socci www.antoniosocci.com

Dai blog