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Guardia di Finanza oscura 124 siti per lo streaming illegale online

Ignazio Stagno
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Oscurati 124 siti web dai finanzieri del Comando Unità Speciali in una vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva in corso da stamattina. I finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche stanno eseguendo un provvedimento di sequestro del Gip capitolino Gaspare Sturzo nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. L'attività è stata avviata grazie ad una denuncia di Sky Italia. L'indagine - Le indagini sviluppate con la collaborazione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, "hanno consentito di verificare come i siti in questione trasmettessero numerosi eventi sportivi ed interi campionati di più discipline sportive, nonché concerti musicali e numerosissime opere cinematografiche e televisive senza possedere i relativi diritti, appartenenti a molteplici operatori delle TV a pagamento e non, nazionali ed estere", spiegano gli investigatori. I siti - In particolare, "è stato accertato che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità 'streaming live' cioè in diretta, che in modalità 'streaming on demand', fruibili, quindi, a richiesta degli interessati". Tutti i siti, "posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito". La loro fonte di guadagno principale è legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore è obbligato a seguire. "Oggi, in Italia -sottolinea la Guardia di Finanza in una nota- la pubblicità online vale complessivamente 2 miliardi di euro, il 25% dell'intero volume d'affari del settore. S'iscrive proprio in questo contesto l'accordo che la IAB (l'associazione che riunisce i pubblicitari) ha siglato all'inizio della scorsa estate con FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale) e FAPAV (Federazione per la Tutela dei contenuti Audiovisivi e Multimediali) per contrastare il dilagare delle inserzioni pubblicitarie sulle piattaforme web illegali".

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