Vaccino anti-influenza: 9 morti sospette. Cresce l'allarme
L'Agenzia Italiana del Farmaco ha lanciato l'allarme in merito alla presunta tossicità di un paio di lotti del vaccino antinfluenzale 2014 "Flaud" della Novartis, ritirandolo dal mercato dopo la registrazione di cinque morti sospette seguite la somministrazione. Stamattina nuove vittime: un 80enne di Prato, deceduto giovedì dopo aver assunto il farmaco il giorno prima. Il medico di famiglia, registrato il decesso, ha controllato il lotto di appartenenza del vaccino somministrato, che è risultato coincidere con uno dei due per i quali è stato deciso il ritiro, il 143301 e il 142701. Il medico ha così dato l'allarme alle autorità sanitarie. Le vittime - La quinta vittima è stata denunciata in Puglia, a Lecce. L'azienda Usl di Parma ha segnalato al ministero dalla Salute un nuovo caso sospetto di morte. Un 80enne di Parma, affetto da una grave patologia cronica, è deceduto nell'arco delle 48 ore dopo la somministrazione del farmaco e per questo motivo è stata attivata la segnalazione all'Aifa. Altre due morti sospette dopo l'assunzione del vaccino antiinfluenzale si sono verificate anche a Roma. Si tratta di due anziani: una donna di 92 anni e un uomo di 77 anni. Entrambi di recente avevano fatto il vaccino antiinfluenzale Fluad. Il vaccino - L'Asl di Como ha disposto verifiche sulla morte di un anziano, avvenuta la scorsa settimana, per accertare se sia correlata all'impiego del vaccino Fluad. L'uomo aveva una situazione clinica "di co-morbidità complessa". Il vaccino, insieme ad altre due tipologie (Vaxigrip e Intanza) è tra quelli forniti dalla Asl per la campagna di antinfluenzale. Parla la Novartis - Con una nota stampa, l'azienda farmaceutica Novartis fa sapere che: "Sta collaborando con le autorità sanitarie per rispondere in merito ai quesiti sollevati. Flaud è un vaccino anti influenzale indicato per gli anziani. È stato approvato nel 1997 e il suo profilo di sicurezza è stato dimostrato da oltre 65 milioni di dosi distribuite con successo in tutto il mondo, che confermano i dati già raccolti durante gli studi clinici che hanno coinvolto oltre 70.000 pazienti".