Anm, convocata "assemblea generale urgente e straordinaria" contro la riforma della giustizia di Renzi
Le toghe dichiarano guerra al governo Renzi. Ora è ufficiale: la convocazione dell'Assemblea generale, indetta dal comitato direttivo centrale della Associazione nazionale magistrati per domenica 9 novembre a Roma, rappresenta l'inizio delle ostilità. Un'assemblea "urgente e straordinaria", si legge nel comunicato dell'Anm, "per discutere della riforma della giustizia. L'iniziativa, votata all'unanimità, è volta a mettere a punto "iniziative da intraprendere a seguito degli interventi governativi in tema di status dei magistrati e per avanzare proposte per la difesa del ruolo della giurisdizione e il miglioramento dell'efficienza del servizio giustizia". Renzi come Berlusconi - Nel documento conclusivo, il Comitato direttivo centrale "esprime condivisione per i contenuti della relazione introduttiva del presidente Sabelli, che ha sottolineato le tante proposte concrete della Magistratura associata per risolvere i problemi della giustizia; esprime condivisione per l'analisi dell'inadeguatezza delle attuali politiche governative in tema di giustizia emersa dal dibattito; rivendica la specificità della funzione giurisdizionale e la produttività dei magistrati italiani attestata dalle istituzioni europee". Nel documento il Comitato, inoltre, chiede al Csm "l'adozione tempestiva di adeguate misure organizzative che permettano di affrontare il problema dei carichi di lavoro, in modo da coniugare le esigenze del servizio con quelle dei magistrati, già gravati da un arretrato insostenibile non per loro causa". Sul tavolo, insomma, tutte le questioni calde anticipate dal governo con la riforma in arrivo, a cominciare dalla chiusura estiva dei Tribunali e le ferie "sforbiciate" ai magistrati. Toni agguerriti e compattezza tra giudici e magistrati che non si vedeva dal 2006, l'anno della riforma della magistratura abbozzata dal governo di Silvio Berlusconi e dal Guardasigilli Roberto Castelli. La colpa di Renzi è proprio questa: aver ripreso il filo di un discorso abbandonato da 8 anni, causa barricate.