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Livorno, il progetto di Matti per la Vela per i giovani detenuti

Giulio Bucchi
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Si è conclusa nei giorni scorsi, con una visita dell'isola di Gorgona, la fase sperimentale di Invertiamo la rotta, progetto per minori dell'area penale esterna residenti sul territorio livornese che Matti per la Vela Onlus ha strutturato in collaborazione con l'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Livorno del Centro per la Giustizia Minorile. Nelle prossime settimane, quindi, i due enti definiranno gli ultimi dettagli di un nuovo programma triennale che verrà successivamente presentato alla città. Giovedì 25 settembre quattro ragazzi in carico all'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) sono sbarcati a Gorgona ospiti della struttura penitenziaria. Gli adolescenti, che mai prima avevano messo piede su una barca a vela, hanno navigato, partecipando attivamente alle manovre, alla volta dell'isola livornese per una visita ai siti del carcere. Il viaggio didattico ha avuto il merito di coniugare la sperimentazione della navigazione a vela - che funziona solo con la partecipazione in squadra di tutto l'equipaggio - con l'incontro con percorsi di vita piuttosto particolari, nella cornice della natura pressoché incontaminata dell'isola. Una sintesi perfetta di quello che è al centro di Invertiamo la rotta, il progetto di Matti per la Vela, attivo ormai da cinque anni sul territorio livornese grazie ad accordi siglati sia con il CGM che con i Servizi sociali del Comune e incentrato sui minori a rischio del territorio ai quali offrire una nuova esperienza di comunità e sbocchi professionali alternativi. "Questa iniziativa ha una duplice valenza – ha spiegato la dottoressa Anna Amendolea, direttrice dell'Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni per il Distretto di Corte d'Appello della Toscana del Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia, che ha partecipato all'attività –: da un lato ha permesso di avvicinare i ragazzi alla navigazione con le relative fatiche e soddisfazioni, dall'altro ha consentito di mostrare ai giovani l'isola aprendo un dialogo sul tema delle conseguenze delle proprie azioni da un punto di vista penale e le occasioni di percorsi di cambiamento. Questa esperienza apre ora le porte ad un nuovo progetto triennale che sarà finalizzato anche a formare i giovani selezionati verso i mestieri del mare".  

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