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Bruti indagato: l'inchiesta di Brescia nasce da un esposto dell'ex sindaco Albertini

Francesco Rigoni
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Il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati è stato iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Brescia con l'ipotesi di omissione d'atti d'ufficio. Il reato è contestato in relazione alla ritardata trasmissione all'aggiunto Alfredo Robledo del fascicolo Sea-Gamberale. Si inserisce Albertini - Nello scontro tra i due magistrati s'inserisce - suo malgrado - l'ex sindaco di Milano, ora senatore, Gabriele Albertini, grazie a un esposto presentato addirittura nell'ottobre 2012 all'allora ministro della Giustizia Cancellieri contro lo stesso Robledo. Documento trasmesso anche a Csm e procura bresciana, che ha concluso la sua indagine due settimane fa e si appresta a fare una richiesta di rinvio a giudizio di Albertini per calunnia ai danni di Robledo. "L'abitudine dello stand by" - Nell'esposto l'ex sindaco, oltre a dolersi della conduzione dell'inchiesta sui derivati da parte di Robledo, lamentava dello stesso anche "l'abitudine di 'lasciare in stand by' i fascicoli quando coinvolgono una determinata area politica". Aggiungendo che "appare quasi un vizio del dottor Robledo se è vero, per come si è potuto leggere sul Sole 24 ore, che prima che ultimamente egli incominciasse ad indagare sulla turbativa d'asta per la vendita delle azioni Sea dal Comune di Milano a F2I" il fascicolo trasmesso in estate da Firenze "veniva dimenticato nei cassetti della procura milanese". La contro memoria - Robledo ha risposto ad Albertini in una memoria consegnata alla Procura di Brescia respingendo ogni accusa, ricostruendo brevemente la storia del fascicolo "dimenticato", e invitando i magistrati inquirenti, ovvero i pm Fabio Salamone e Paolo Savio, a trarre le proprie conclusioni dalla semplice lettura dei giornali che, nei mesi scorsi, hanno riportato per filo e per segno tutti gli aspetti della vicenda, compresa l'ammissione di colpa "per una deplorevole dimenticanza" di Bruti Liberati. Brescia indaga Bruti - Ed è proprio sulla base dell'esposto di Albertini e della contro memoria di Robledo che alla fine Brescia, del tutto autonomamente, avrebbe deciso di indagare Bruti Liberati. Infatti i pm Salamone e Savio, ricevuti i due documenti, hanno girato la segnalazione sul fascicolo Sea al procuratore di Brescia Tommaso Buonanno che ha proceduto con l'apertura di un fascicolo su Bruti. Nessun commento dei due protagonisti.

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