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Islam a Treviso, il musulmano critica l'Imam fondamentalista e riceve minacce su Facebook

Giulio Bucchi
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Abdallah Khezraji ha 48 anni, è marocchino, musulmano, vive a Treviso dal 1989 e per una vita ha litigato con l'ex sindaco sceriffo della cittadina veneta, il mitico leghista Giancarlo Gentilini. E mai avrebbe pensato di dover aver paura non dei temuti leghisti, ma dei suoi "fratelli musulmani". Khezraij ha ricevuto violente minacce anonime sulla propria pagina Facebook: "Sei un serpente ignobile che mangia la carne dei fratelli...", "Prego Allah perché ti faccia provare le gioie dell'esilio...", "Sei peggio dei sionisti...". La colpa di Khezraji? Essersi schierato, da vicepresidente della Consulta regionale per l'immigrazione, contro un Imam che predicava l'odio a San Donà di Piave, a pochi chilometri da casa sua.  Odio contro gli ebrei - Lo scorso 5 agosto Abdalbar Raoudi è stato espulso dall'Italia con l'accusa di aver incitato all'odio razziale contro gli ebrei durante i suoi sermoni ai fedeli musulmani. "Allah, falli morire tutti, fai diventare il loro cibo veleno, trasforma in fiamme l'aria che respirano. Rendi i loro sonni inquieti e i loro giorni tetri. Inietta il terrore nei loro cuori", era il passaggio costato caro a Raoudi. Khezraji aveva pubblicamente condannato queste parole e in tutta risposta qualche fanatico, per ora anonimo, se l'ha messo nel mirino. Al confronto, le uscite piuttosto "vivaci" di Gentilini (tipo "Vestire gli immigrati da leprotti per fare pim pim pim col fucile") rischiano di sembrare facezie da politicanti. Anche perché in Veneto l'integrazione, economica e sociale, è spesso realizzata. Il guaio è che su 500mila immigrati in regione e 150mila musulmani, il pericolo che una fetta cospicua di loro si avvicini all'integralismo è in aumento. "Più moschee, più controllo" - "Mi sembra tutto così incredibile, incomprensibile - spiega Khezraji commentando le barbarie provenienti dal Medio Oriente -, così angosciante e distruttivo. Quando vedo certi video non riesco a sopportarli. Sono barbari, mi domando come possano parlare di Corano, di Islam". Le ultime inchieste hanno dimostrato come potenziali jihadisti crescano anche qui, in Italia, in Veneto. "Penso che molti si facciano trascinare dall'emozione di qualche guida spirituale che esaspera i precetti coranici, interpretandoli a modo suo, magari in modo violento e distantissimo dal loro significato. Se dici che per andare in Paradiso devi uccidere questo o quello, alla fine qualcuno di poco strutturato ci crede". Compagni, pardon Fratelli che sbagliano. Secondo il vicepresidente della Consulta, comunque, la soluzione ci sarebbe: "C'è eccessiva frammentazione dei centri di culto. Troppi Imam e troppe poche moschee", bisognerebbe fare come a Roma, conclude, citando la Moschea progettata dall'architetto Paolo Portoghesi, "un luogo di dialogo tra Oriente e Occidente". Insomma, più moschee uguale più controllo. Chissà cosa ne pensa Gentilini che, sorpresa, Khezraji rimpiange: "Lo preferisco all'attuale sindaco di sinistra. Con lui c'era più vivacità. Beveva, sì, ma non era pericoloso...".

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