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Sardegna: altri 50 immigrati abbandonano l'hotel a tre stelle con piscina

Ignazio Stagno
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Un'altra fuga da un resort. Allo Janas Village di Sadali la piscina e l'aria condizionata agli immigrati dirottati in Sardegna non bastano. Dopo le proteste della settimana scorsa, un'altra cinquantina di extracomunitari hanno deciso di allontanarsi dalla struttura. I nuovi arrivati, famiglie di siriani, palestinesi, cittadini del Mali, un sudanese e un eritreo, hanno deciso di allontanarsi dal paese che dista oltre due ore d'auto da Cagliari, bollato come "troppo isolato". Solo quattro, secondo quanto si apprende, sono rimasti nell'albergo. A differenza dei 26 migranti malesi e dei 21 nigeriani protagonisti della clamorosa protesta della scorsa settimana, trasferiti con un pretesto da Napoli e già in possesso di un permesso di soggiorno provvisorio, i nuovi immigrati non avevano presentato nessuna richiesta di asilo perchè probabilmente lo faranno in uno dei Paesi del Nord Europa dove sperano di ricongiungersi a qualche familiare. E così è scoppiata ancora la polemica. Il deputato di Unidos Mauro Pili attacca: "Siamo davanti alla più vergognosa gestione dell'immigrazione da parte dello Stato, che manda in Sardegna centinaia di immigrati senza sapere dove li manda e senza criterio" e poi incalza Alfano: "il ministro dell'Interno deve dire subito tutto quello che è successo e assumersene la responsabilità o indicare chi è il responsabile di tale gestione. È grave il fatto che sia stata scelta una località senza valutare tutte le possibili conseguenze".  Il resort sgradito agli immigrati Guarda la gallery

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