Yara, la famiglia si oppone al giudice che vuole archiviare la posizione del marocchino
Mohammed Fikri a tutt'oggi continua ad essere l'unica persona indagata per il rapimento e l'omicidio
La famiglia di Yara Gambirasio si oppone all'archiviazione del fascicolo di Mohammed Fikri, l'operaio marocchino che a tutt'oggi continua ad essere l'unica persona indagata per il rapimento e l'omicidio della dodicenne di Brembate Sopra. La traduzione della telefonata - La richiesta è stata presentata dieci giorni fa dal pm Letizia Ruggeri dopo che il il gip Ezia Maccora aveva richiesto un supplemento d'indagine. I nuovi accertamenti si erano incentrati soprattutto sulla traduzione della frase che il marocchino aveva detto al telefono e che ne aveva giustificato l'arresto. Secondo due interpreti era stata "Allah, non l'ho uccisa io", secondo altri quattro erano imprecazioni contro un creditore che non rispondeva al telefono. Sei nuove traduzioni avevano convalidato questa seconda ipotesi e in base a questo, era stata presentata la richiesta di archiviazione contro la quale ora la famiglia Gambirasio tramite l'avvocato Enrico Pelillo ha depositato la sua opposizione, basata sulla convinzione che invece la traduzione originale fosse esatta, e l'operaio avesse detto proprio "Non l'ho uccisa io". Indagini chiuse a febbraio - Sarà il gip Ezia Maccora a prendere una decisione dopo avere valutato gli atti. Tutto questo quando manca poco più di un mese alla chiusura definitiva delle indagini sull'omicidio di Yara, prevista alla fine di febbraio. Senza che, nonostante gli oltre 12.000 campioni di Dna prelevati a chi in qualche modo poteva essere implicato nel caso, ci sia alcun sospettato per l'omicidio.