Cosentino alla sbarra: processo rinviato al 27 marzo
Per un difetto di notifica slitta il processo al deputato del Pdl che comunque non si era presentato in Aula
Rinvio al 27 marzo per il secondo processo che vede tra gli imputati anche l'esponente del Pdl Nicola Cosentino. La prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Rossi, ha preso atto di un difetto di notifica, in particolare il mancato arrivo a un indagato del rinvio a giudizio, e ha fissato una nuova data. In aula Cosentino non c'era, presente invece uno dei suoi legali, Agostino De Caro. "Massimo rispetto per la magistratura - dice l'avvocato De Caro - ci difenderemo tecnicamente dalle accuse. Cosentino deve rispondere di corruzione e reimpiego di capitali di provenienza illecita nell'ambito di un'indagine della Dia di Napoli che ha al centro la costruzione di un centro commerciale a Villa di Briano; un cantiere aperto per dare al clan dei Casalesi appalti e controllo su posti di lavoro in cambio di voti, anche attraverso una linea di credito agevolata per l'imprenditore titolare del cantiere ottenuta senza le debite garanzie da Unicredit grazie, dicono i pm, all'intermediazione di Cosentino. Il centro non fu realizzato anche perchè la banca revocò il finanziamento. Unicredit era presente come parte civile attraverso il suo avvocato Domenico Ciruzzi, così come l'avvocatura dello Stato per conto del ministero dell'Interno.