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Le risposte dei fedeli al questionario della Chisea: battesimo ai figli dei gay

Lucia Esposito
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Una Chiesa più "aperta" alle richieste della società. Una Chiesa che non giudica, ma accoglie. I vescovi del mondo si riuniranno nel mese di ottobre per il Sinodo sulla famiglia e il testo ufficiale che servirà come base di discussione ammette, tra l'altro, che "la stragrande maggioranza" dei fedeli non segue la Chiesa sulla contraccezione (perché il divieto viene percepito come "un'ingerenza nella vita intima della coppia") e parla di tutte quelle situazioni come coppie di fatto, famiglie allargate, divorziati, risposati raccomandando attenzione e misericordia nello stile di Papa Francesco che ha detto chiaramente che "la Chiesa non deve assumere l'atteggiamento di un  un giudice che condanna ma quello di una madre che accoglie i suoi figli). Vota il sondaggio: siete favorevoli alla comunione ai divorziati? L'apertura - Si afferma anche che, nonostante la maggioranza dei fedeli sia contraria all'adozione da parte delle coppie gay, se una coppia omosessuale chiede il battesimo per il proprio figlio "il piccolo deve essere accolto con la stessa cura, tenerezza e sollecitudine che ricevono gli altri bambini". Apertura anche verso le madri single. Un'apertura che nasce dalle risposte al questionario inviato ai fedeli in novembre cui "hanno risposto l'85% per cento delle 114 conferenze episcopali". La rivoluzione di Papa Francesco, come sottolinea il Corriere della Sera, sta nell'ampiezza della consultazione nelle 38 domande e nel fatto che le risposte dei fedeli "servano come strumento di lavoro ai vescovi". La dottrina resta la stessa: la famiglia resta quella fondata sul matrimonio tra l'uomo e la donna . Inizia però un lungo percorso di due anni: dopo il Sinodo di ottobre, ne riparleranno le Chiese locali poi ci sarà l'assemblea del 2015 e l'ultima parola spetterà al paca. 

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