Rai, Fico: "Chiudiamo Porta a Porta", Anzaldi: "Vespa non si tocca"
La Rai è il pomo della discordia. La riforma di viale Mazzini e la spending review interna che vuole promuovere il governo Renzi rischia di far salire la tensione tra il Pd e il M5S. A far scoppiare una vera e propria bufera a colpi di botta e risposta è stato il presidente della Commisione di vigilanza, il grillino Roberto Fico. Durante il suo intervento a "Un giorno da Pecora", la trasmissione radiofonica di Radio2, Fico non ha usato mezze parole e ha messo nel mirino Bruno Vespa e il suo "Porta a Porta": "Fosse per me, andrebbe chiuso". Sul numero di serate che dovrebbe fare una trasmissione come 'Porta a Portà, Fico si è detto convinto che "quella trasmissione vada totalmente rinnovata, da quanto tempo va avanti? Bisogna cercare di rinnovarla". "Via Vespa" - E Vespa? "Vespa ha un contratto, non è nemmeno un dipendente Rai -ha aggiunto Fico- Dagli organi di stampa apprendiamo che ha un contratto milionario". Il presidente della Commissione Vigilanza ha dunque confermato: "Io chiuderei Porta a Porta e farei un altro tipo di trasmissione". Sul possibile conduttore di questa nuova trasmissione, Fico esclude la vecchia guardia, come ad esempio Giovanni Floris: "No -ha osservato Fico- ci sono tanti giovani bravi che potremmo far emergere". "Floris deve restare" - Ma, ha aggiunto: "Se Floris andasse a Mediaset sarebbe un danno per la Rai". Dopo aver ascoltato le parole di Fico, il Pd è insorto. Di fatto la line del grillino appare netta e decisa: fuori Vespa e dentro Floris. Il piano renziano invece va nella direzione opposta. Così c'ha pensato Michele Anzaldi, Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai in Rai a difendere Vespa: "Se venissero confermate, le dichiarazioni del presidente della Vigilanza Roberto Fico su conduttori e trasmissioni Rai sarebbero gravissime e non sarebbero accettabili per un presidente di garanzia eletto ad ampia maggioranza. È urgente una rettifica chiara". Furia Pd - "Non si capisce come -spiega Anzaldi- Fico si permetta di ordinare la chiusura di trasmissioni, il cambio di conduttori, la degradazione del lavoro giornalistico a vantaggio di quello dei comici. Non è accettabile che il presidente della commissione di Vigilanza pensi di poter indicare alla Rai il dettaglio dei palinsesti, addirittura con tanto di conduttori da cacciare, così come appare quantomeno sgradevole la classifica dei telegiornali. È opportuno che Fico smentisca le sue affermazioni".