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Treni e autobus, rincari in arrivo: tariffe dei biglietti anche raddoppiate

Serena Cirini
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Carlo Cottarelli, commissario per la spending review, si è detto intenzionato a ritoccare le tariffe del trasporto pubblico: i costi dei biglietti potrebbero presto aumentare, anzi raddoppiarsi. Gli eventuali rincari riguarderanno treni e autobus. L'economista, incaricato di mettere a posto i conti dello Stato prima da Enrico Letta e poi da Matteo Renzi, lo ha scritto esplicitamente nella sua documentazione. Per il trasporto pubblico, l'Italia spende più del doppio rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea e questo, secondo il commissario, non è più ammissibile.  Per provare a sistemare le cose, riducendo le spese senza peggiorare ulteriormente la qualità di un servizio già fortemente criticato dagli utenti, Cottarelli intravede principalmente due soluzioni. La prima prevede di tagliare qualche poltrona e razionalizzare il sistema delle aziende partecipate che gestiscono il servizio. "Ci sono Comuni che hanno quattro o cinque aziende e, alla luce degli sprechi che comporta questa situazione è evidentemente necessaria una razionalizzazione con l'accorpamento di queste aziende", ha spiegato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. D'altra parte, riuscire a intervenire su una situazione tanto intricata potrebbe richiedere tempi molto lunghi. Il Governo, allora, potrebbe essere tentato di percorrere la strada più semplice: quella dei rincari. Un provvedimento che, certamente, porebbe creare parecchi malumori nel popolo dei pendolari, costretti a fronteggiare quotidianamente ritardi e disagi vari. L'esecutivo dovrà perlomeno provare a migliorare la qualità del servizio: ammesso che questo possa bastare a far digerire l'aumento delle tariffe ai passeggeri. Se i due provvedimenti dovessero poi trovarsi a coincidere, il rischio di blackout si annuncia elevatissimo: tagliare e migliorare insieme sembra davvero una missione impossibile.

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