Renzi: "In via Alfani ero un ospite"
Dopo due settimane Matteo Renzi prova a fare chiarezza sulla casa di via Alfani. Lo scoop di Libero ha rivelato come il premier abbia alloggiato a Firenze, durante il suo mandato da sindaco, grazie all'amico Marco Carrai che ha pagato le spese di affitto per conto dell'allora sindaco. La risposta a Libero - In una nota lo staff di Renzi risponde a Libero: "In questi anni Renzi ha vissuto a Pontassieve, come ben sanno tutti i giornalisti fiorentini che lo hanno seguito a lungo. La casa di via Alfani - prosegue la nota - è stata per alcuni anni la casa di Marco Carrai, pagata dallo stesso Carrai. Non era, dunque, la casa di Renzi pagata da altri, ma la casa di Carrai pagata da Carrai. Renzi ha usufruito in alcune circostanze dell'ospitalità di Carrai, il cui contratto di affitto dell'appartamento è stato già reso pubblico". Inoltre "Renzi ha affittato per circa un anno un appartamento a Firenze, nel 2009, in via Malenchini. Ovviamente a sue spese". I dubbi sulla residenza - Su questo punto però i dubbi aumentano. Renzi a Firenze aveva la residenza. I fatti come ha ricostruito Libero sono chiari. Nel 2009 Renzi trasloca a Firenze in via Malenchini 1, a 400 metri dal suo nuovo ufficio di sindaco; nel 2011, non riuscendo più a sostenere l'esborso di mille euro al mese d'affitto, decide di lasciare la mansarda di proprietà degli aristocratici Luigi Malenchini e Livia Frescobaldi. Per questo trasferisce la residenza in via Alfani, nell'appartamento preso in locazione da Carrai, amico e finanziatore del sindaco. Dunque Renzi lascia che sia Carrai a sopportare il peso dell'affitto della casa. In realtà gli inquilini di via degli Alfani 8 intervistati sempre da Libero ricordano il sindaco, ma non Carrai. Insomma la risposta di Renzi lascia molti punti oscuri sulla vicenda. Nella casa di via Alfani Renzi avrebbe alloggiato per circa 32 mesi. Un pò troppi per un semplice "ospite". L'assunzione alla Chil - Infine Renzi risponde anche sul caso della sua assunzione alla Chil. "L'assunzione è avvenuta l'anno precedente a quello della sua elezione a presidente della provincia di Firenze, per l'ennesima volta va ricordato che l'assunzione fu la conseguenza di un cambio al vertice della azienda che produsse l'esito di un diverso inquadramento contrattuale. All'interno peraltro di una azienda in cui Renzi lavorava già da 9 anni. Nessuna assunzione fittizia last minute, dunque, ma un diverso inquadramento dopo nove anni di attività nell'azienda". Insomma il premier prova chiudere il caso. Ma i dubbi su quell'affitto restano e sono ancora tanti.