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Agguato a Taranto, tre morti: tra le vittime un bambino di 4 anni

Serena Cirini
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Bagno di sangue a Taranto. Tre persone, tra cui un bambino di quattro anni, hanno perso la vita in seguito a un agguato. La tragedia si è consumata ieri sera, lunedì 17 marzo, sulla strada statale 106, in corrispondenza dello svincolo per Palagiano. Le vittime stavano viaggiando in direzione della città pugliese, quando la loro automobile è stata affiancata da un'altra vettura. Nel giro di pochi secondi, il killer si è sporto dal finestrino e ha cominciato a sparare. Cosimo Orlando di 43 anni, la sua compagna Carla Maria Fornari di 30 e il piccolo, figlio di una precedente unione della donna, sono morti sul colpo. Altri due bimbi, rispettivamente di 6 e 7 anni, sono invece sopravvissuti alla sparatoria.    Un regolamento di conti - A poche ore dall'accaduto, gli inquirenti seguono la pista del regolamento di conti. L'assassino era probabilmente intenzionato a uccidere Orlando che, molti anni fa, si rese protagonista di un duplice omicidio per una vicenda legata al traffico della droga, uccidendo due giovani di Castellaneta. L'uomo, proprio ieri sera, stava rientrando nel carcere di Taranto dove era detenuto in regime di semilibertà. Pare che, nonostante la carcerazione, Orlando fosse comunque tornato ad avere un ruolo nel mondo della mala, in particolare nello smercio delle sostanze stupefacenti.   Una triste coincidenza - ll padre del piccolo che ha perso la vita era deceduto a sua volta in un agguato avvenuto nel maggio 2011 sempre nella zona di Palagiano . Petruzzelli era il precedente compagno di Carla Maria Fornari, uccisa insieme al figlio nella sparatoria di ieri sera. Sembra, però, che tra i due fatti non vi sia alcun collegamento. Gli inquirenti ritengono piuttosto che l'agguato di ieri sia legato al ruolo che Orlando stava riacquisendo negli ambienti della criminalità. Sul triplice omicidio sono in corso le indagini dei Carabinieri col coordinamento della Procura di Taranto.

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