Milano, il pm anticorruzione denuncia il capo della Procura
Il vice che denuncia il capo. Accade per la prima volta alla Procura di Milano dove il procuratore aggiunto Alfredo Robledo ha denunciato al Csm il capo Edmondo Bruti Liberati perché, a suo avviso, avrebbe compiuto delle irregolarità nell'assegnazione dei fascicoli. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, Robledo accusa il capo di aver svuotato il pool reati contro la pubblica amministrazione, privilegiando invece l'assegnazione dei fascicoli più delicati in questa materia ad altri due procuratori aggiunti: Ilda Boccassini e il capo del pool reati finanziari Francesco Greco. Tutti i casi - In particolare Robledo fa riferimento al processo Ruby a Silvio Berlusconi per concussione, l'indagine su Formigoni-San Raffaele per corruzione e il fascicolo sulla turbativa d'asta Sea-Gamberale. Robledo, 50 anni, napoletano, contesta anche che l'iscrizione di Belrusocni il 14 gennaio 2011 per concussione e prostituzione minorile sia avvenuta in un fascicolo assegnato non al dipartimento competente sul più grave reato di concussione ma ai pm Boccassini e Sangermano. E evidenzia che lo stesso sta accadendo anche per il fascicolo sulla falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari scaturito dalle motivazioni delle sentenze Ruby (riguardo 30 testimoni Berlusconi) e i suoi legali che è stato assegnato al pool sui reati sessuali. Non solo Berlusconi, sotto la lente del Consiglio Superiore della magistratura Robledo mette anche l'intercettazione di Vito Gamberale del 14 luglio del 2011 sull'asta Sea-Comune di Milano che i pm fiorentini hanno inviato a Milano nel mese di ottobre dello stesso anno per competenza territoriale. Il fascicolo fu assegnato a Greco che lo registrò nel modello "atti non costituenti notizie di reato" e lo coaffidò anche al pm Fusco che poi segnalò al capo che poteva trattarsi di turbativa d'asta, un reato di competenza di Robledo. Ma, stando a quanto sostiene Rbvledo nonostante il 9 di dicembre Bruti Liberati lo avesse chiamato per annunciargli l'assegnazione del fascicolo, lui lo ricevette solo nel mese di marzo quando alcuni organi di stampa aveva parlato del fascicolo sparito. Robledo, sempre secondo quanto scrive il Corriere sostiene che, quando lui andò a chiedere ragione dal suo capo, questi gli rispose di averlo "dimenticato in cassaforte".