L'Italia rispetta gli impegni:i Marò pronti a tornare in India
Smentita l'ipotesi di candidare i soldati alle prossime elezioni: il 4 gennaio torneranno in carcere nel Kerala
L'Italia rispetta gli impegni con l'India: ultimi giorni in patria per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. I due marò italiani sono pronti a prepare le valige e prendere la via del ritorno nel Kerala, dove sono accusati di omicidio. In base a quanto riferisce l'agenzia Ansa, il 4 gennaio, allo scadere della licenza concessa dall'Alta Corte indiana per le festività natalizie i militari italiani onoreranno gli impegni presi. Loro, Girone e Latorre, non parlano in rispetto della consegna di riservatezza e sobrietà imposte dalla Marina e dalla delicatezza del caso. La moglie di Girone, Vania, al telefono con l'agenzia Ansa conferma: "Loro hanno una parola: rientreranno in India con l'auspicio che, in breve tempo, la loro vicenda possa avere una soluzione positiva''. La moglie del fuciliere si dice fiduciosa che "questa brutta storia possa avere al più presto termine''. Da Taranto anche i parenti di Latorre ribadiscono. ''Sono militari - sottolinea il nipote del marò, Christian D'Addario - nessun dubbio sul fatto che Massimiliano e Salvatore rientreranno in India. Partiranno". "Niente candidatura" - Oggi l'agenzia stampa indiana Pti ha smentito l'ipotesi che i due marò potessero essere candidati alle elezioni per evitare loro il carcere indiano: "L'Italia ha assicurato all'India che i due militari accusati di omicidio in Kerala, ritorneranno nella prima settimana di gennaio". Citando un "alto funzionario del governo indiano" scrive: "Vi posso assicurare che torneranno. C'è un impegno scritto della Repubblica italiana e sarà onorata" ha detto la fonte alla Pti. Sempre secondo "fonti governative italiane" citate dalla Pti la vicenda dei marò "è altamente delicata e coinvolge i sentimenti della nazione" e "si spera in una rapida soluzione" con il pronunciamento della Corte Suprema "che dovrebbe avvenire a gennaio". Nei giorni scorsi, al rientro dei marò in Italia, si era parlato di una loro candidatura alle prossime elezioni politiche nelle liste di Fratelli d'Italia di Ignazio La Russa per garantire loro l'immunità. Proposta, questa, avanzata anche su Libero da Maria Giovanna Maglie. Odissea giudiziaria - Ora, dunque, riprenderà la bagarre giudiziaria iniziata dieci mesi fa con l'accusa di omicidio di due pescatori nel corso del loro servizio anti-pirateria a bordo della Enrica Lexie. Prima del processo, però, si dovrà decidere quale tribunale giudicherà i due fucilieri di San Marco. Una Corte indiana oppure, come chiede l'Italia giudici italiani come stabilirebbe la giurisdizione internazionale in caso il presunto crimine sia stato compiuto durante un'attività prevista da accordi internazionali?