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Cara Veronica, quasi quasi vale la pena di un marito che fa il Bunga bunga

Veronica Lario

Alla Lario 3 milioni di "alimenti" per tirare fine mese (dopo aver spiattellato pubblicamente la crisi con Berlsuconi e le sue frequentazioni con le Olgettine)

Andrea Tempestini
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di Selvaggia Lucarelli Sono passati sei anni dalla famosa lettera di Veronica Lario a Repubblica in cui l'allora moglie di Silvio Berlusconi si chiedeva, con malinconica amarezza, se si dovesse considerare, come il personaggio di Catherine Dunne, «la metà di niente». Fu poco profetica, la signora Lario, visto che l'essere stata la metà di niente per 27 anni le è valso un assegno di mantenimento di 36 milioni di euro l'anno. Che è la metà di 72 milioni di euro, per la precisione, non proprio di niente. Che sarebbero centomila euro al giorno, a voler essere precisi. Insomma,  pare che quei quindici euro per il cotechino, Veronica a capodanno se li potrà permettere. Del resto, il tempo è più galantuomo della maggior parte degli ex mariti, figuriamoci di Silvio Berlusconi. Inutile dire che la cifra appare mostruosa e che perfino i più feroci detrattori dell'ex premier hanno avuto un moto di solidarietà al pensiero che ogni mese della sua vita Silvio dovrà versare sul conto della moglie tanti milioni quanti sono i capelli che gli sono rimasti in testa: tre. (...) Questo l'incipit del commento di Selvaggia Lucarelli alla sentenza che ha stabilito gli alimenti per la signora Lario: Berlusconi le dovrà verare tre milioni per tirare la fine del mese. Dopo aver spiattellato pubblicamente la crisi con Silvio e le sue frequentazioni con le Olgettine, Veronica esce dal tribunale con "alimenti" per centomila euro al giorno. Quasi quasi, vale la pena di una marito che fa il bunga bunga... Leggi il commento di Selvaggia Lucarelli su Libero di sabato 29 dicembre  

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