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Violenze nei cortei, leggi speciali per difendere gli agenti

Arresto differito e Daspo. Dopo i disordini dello sciopero europeo del 14 novembre, il ministro degli Interni propone per i cortei le norme speciali degli stadi

Roberto Procaccini
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La soluzione può essere l'arresto differito, come si fa per le violenze da stadio. Sull'onda lunga degli incidenti che hanno sconvolto le principali città italiane in occasione dello sciopero europeo del 14 novembre, il ministro degli Interni Annamaria Cancellieri torna a parlare di ordine pubblico. "Nelle manifestazioni in cui ci sono partecipanti che intervengono con caschi o passamontagna - dice - non si può far altro che farli partecipare perché i danni sarebbero peggiori. Una soluzione a questo problema, anche se parziale c'è - aggiunge -, e io intendo portarla avanti: l'arresto differito". Il riferimento è all'istituto della flagranza differita, introdotta nella legislazione italiana nel 2003 per consentire di arrestare entro le 48 ore dal fatto i responsabili di disordini durante le manifestazioni sportive. Al vaglio del Viminale c'è la possibilità di estendere il Daspo (l'interdizione dagli stadi per chi si rende responsabile di violenze) anche alle manifestazioni: "E' uno strumento molto efficace - sostiene il ministro - che negli stadi ha già dato delle risposte positive. Stiamo facendo delle valutazioni perchè ci sono degli aspetti costituzionali che dobbiamo chiarire". 

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