Stufo delle offese, ragazzino si impiccaArcigay accusa: "Era deriso a scuola"
A. S. sembrava forte ma alla fine non ha retto e ha deciso di farla finita impiccandosi con la sciarpa nella notte di mercoledì
Stanco delle offese e dei sopprusi, ragazzino si impicca. Aveva solo 15 anni, ma nonostante la giovane età si era già dichiarato andando contro tutti e tutto. A. S. sembrava forte e orgoglioso ma alla fine non ha retto e ha deciso di farla finita impiccandosi con la sciarpa dentro casa nella notte di mercoledì. Il suicidio ha spinto alcuni dei suoi compagni a fare 'mea culpa' per qualche battuta di troppo ma ormai è troppo tardi. Il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo, lancia l'allarme: "A quanto pare il ragazzo era gay, cosa nota ai suoi amici e anche ad altri che lo prendevano in giro. Chiediamo che venga fatta luce sulle ragioni del suicidio. E se tra queste ci sono forme di discriminazione per la sua dichiarata omosessualità" I compagni si difendono - "Vestiva in modo molto eccentrico, ma nessuno lo ha mai discriminato", queste le parole dei compagni di classe ma secondo alcuni, le battutine c'erano e proprio martedì, quando A. si era presentato a scuola con lo smalto era stato preso di mira e pare che anche una professoressa gli avesse detto che non era il caso. E su internet si trova anche un altro profilo dedicato "al ragazzo con i pantaloni rosa". Il nome è storpiato, la foto con la parrucca è sua, la bacheca sembra essere curata da qualcun altro che, ogni giorno, annota le sue frasi senza senso. Uno sfottò, certo. Ma nulla di omofobo, più un gioco tra ragazzi. Decisamente troppo per morire a 15 anni. Istigazione al suicidio - La procura di Roma ha aperto un fascicolo con atti relativi, dunque senza ipotesi di reato nè indagati, sulla vicenda. E' stato incaricato di seguire il caso il procuratore aggiunto Filippo Laviani. Non si esclude che nel corso delle indagini possa essere ipotizzato il reato di istigazione al suicidio.